Strage di Samarate, Maja rinuncia all’eredità. I soldi per aiutare Nicolò

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SAMARATE – Alessandro Maja ha rinunciato all’eredità della moglie, Stefania Pivetta, da lui uccisa insieme alla figlia minore Giulia, nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022 a Samarate nell’abitazione di famiglia di via Torino. Lo riporta l’Ansa.

Un aiuto per Nicolò

Lo ha detto il suo avvocato, Gino Colombo, che ha spiegato come il suo assistito abbia preso la decisione “durante l’udienza con il giudice tutelare per la nomina di un amministratore di sostegno per i suoi beni, lo scorso 8 maggio”. Nella stessa occasione il geometra che si spacciava per architetto ha espresso il desiderio di dare immediatamente al figlio per le cure 15 mila euro, di sua iniziativa. Nicolò Maja, il figlio maggiore della coppia, pur ferito in modo gravissimo, è il solo sopravvissuto alla mattanza che oltre a Stefania Pivetta ha portato alla moglie di Giulia, 16 anni, la secondogenita. Nicolò oggi lotta per tornare ad un vita normale.

Battaglia sulla perizia

Relativamente alla perizia depositata dal perito designato dalla Corte d’assise di Busto Arsizio, che verrà discussa il prossimo 19 maggio in aula e che definisce Maja idoneo a subire un processo, l’avvocato Colombo ha evidenziato che “rispetto alle conclusioni che lo definiscono affetto da ‘un disturbo di personalità che però non influisce sulla sua capacità di stare in giudizio’, ci saranno certamente “delle criticità” di cui discutere.

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