Tangenti, Tonetti pronto a patteggiare 2 anni. Caianiello non si farà reinterrogare

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GALLARATE –  Arriva il primo accordo per un patteggiamento, tra Procura e difesa, nella maxi inchiesta della Dda di Milano su un sistema di tangenti, appalti e nomine pilotate e finanziamenti illeciti alla politica che, poco più di due mesi fa, ha portato a 43 misure cautelari.

Tonetti ha di fatto confessato l’illecito

L’istanza in fase di ultimazione, e che dovrà essere valutata da un gup, riguarda l’imprenditore di Gallarate Pier Tonetti, accusato di corruzione, e che potrebbe riuscire a patteggiare 2 anni, versando 50mila euro di risarcimento (il presunto prezzo della mazzetta per la variante di destinazione d’uso di un terreno su cui doveva sorgere un supermercato Tigros). E con l’attenuante specifica (che riduce la pena) per aver collaborato, prevista dalla legge spazzacorrotti : Tonetti ha praticamente ammesso di essere a conoscenza di commettere un illecito chiamando in causa anche il patron di Tigros Paolo Orrigoni, indagato a sua volta subito dopo l’interrogatoprio dell’imprenditore gallaratese. Diversi altri arrestati, dopo aver riempito pagine di verbali con ammissioni e dettagli, hanno già espresso la volontà di patteggiare. Nino Caianiello, presunto ‘burattinaiò, invece, pare abbia deciso di non farsi più interrogare per ora dai pm.

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