Ufficiale: la Lombardia in zona arancione da lunedì 12 aprile. Riaprono i negozi

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MILANOLombardia in zona arancione da lunedì 12 aprile, ora è ufficiale. Lo scrivono le agenzie di stampa, citando fonti vicine alla Regione, secondo cui la conferma ufficiale arriverà nelle prossime ore. La Lombardia è in zona rossa dal 15 marzo scorso e il governatore Attilio Fontana aveva preannunciato nei giorni scorsi la volontà di chiedere l’allentamento delle restrizioni. A farlo capire indirettamente è anche il ministro della salute Roberto Speranza, che ad un convegno sulle riaperture annunciato che gran parte delle ordinanze che sta per firmare porteranno diverse regioni dalla zona rossa alla zona arancione. Oltre ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto e province autonome di Bolzano e Trento, nella colorazione arancione si dovrebbero aggiungere Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana e probabilmente Calabria. Rimarrebbero in rosso Campania, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna.

Le ordinanze di Speranza

«Firmerò delle ordinanze – le parole del ministro Speranza, intervenuto ad un convegno di Fratelli d’Italia sulla pandemia – sulla base dei numeri che abbiamo, una parte significativa delle ordinanze porterà una parte del territorio dal rosso all’arancione. Questo significa che le misure hanno prodotto una prima piegatura della curva, ma il contesto è ancora molto complicato con un tasso di diffusione del virus significativo».

Cosa cambia

Con il ritorno in zona arancione, possono riaprire tutti gli esercizi commerciali, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, ecc.), mentre bar e ristoranti devono rimanere chiusi, con la possibilità di effettuare servizio da asporto (fino alle 22, i bar fino alle 18) o consegna a domicilio. Le scuole tornano interamente in presenza fino alla terza media, mentre alle superiori riprende la didattica in presenza tra il 50 e il 75%. Per quanto riguarda gli spostamenti, tornano ad essere liberi all’interno del proprio comune di residenza, mentre al di fuori sono consentiti solo per comprovati motivi (lavoro, salute e necessità). Consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale, in non più di due persone. Resta in vigore il coprifuoco, dalle 22 alle 5.

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