Unicomal: «Malpensa sostenibile? Senza la nuova ferrovia e il Masterplan 2035»

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MALPENSA – Se Sea crede davvero a un aeroporto sostenibile «cancelli immediatamente il progetto ferroviario Terminal 2 – Gallarate che, come si sa, sarà la distruzione della brughiera di Casorate Sempione» e «ritiri il Masterplan 2035 che prevede un’ulteriore espansione di Malpensa». A dirlo è il direttivo di Unicomal all’indomani dell’accordo siglato tra il gestore aeroportuale e il Parco del Ticino.

Passeggeri o ambiente?

Sea, società di gestione degli aeroporti di Malpensa e Linate, ha firmato ieri 8 aprile con il Parco Lombardo del Ticino un protocollo per l’istituzione di un tavolo tecnico permanente con l’obiettivo di gestire in modo sostenibile Malpensa. Questo protocollo, della durata di tre anni eventualmente rinnovabili, non convince l’Unione dei comitati del  comprensorio di Malpensa per la tutela della salute e dell’ambiente. «L’amministratore delegato di Sea Armando Brunini afferma che lo scopo centrale e la sostenibilità degli aeroporti e le positive relazioni con il territorio. Ci sembra che finora l’azienda che dirige non abbia mai tenuto in peso gli interessi ambientali, sociali ed economici del territorio, pensando a raggiungere ogni anno il record di passeggeri  (24,5 milioni nel 2018 e 28,8 milioni nel 2019), merci e a macinare profitti (oltre 136 milioni utili di euro nel 2018)».

Tre proposte

Nel protocollo di collaborazione le tematiche comuni tra Sea e Parco del Ticino ci sono obiettivi quali la tutela della biodiversità, delle risorse naturali, la tutela del paesaggio, lo sviluppo dell’economia circolare e la mobilità sostenibile. «Sono bellissime parole che noi tutti apprezziamo e condividiamo», dicono gli ambientalisti, lanciando tre proposte concrete affinché i buoni propositi diventino fatti: «Chiediamo a Sea di dare un segnale concreto cancellando il progetto ferroviario T2 – linea RFI del Sempione che, come si sa, sarà la distruzione della brughiera di Casorate Sempione (altro che miglioramento degli ecosistemi) un’opera obsoleta, dannosa, inutile che comporta un grande spreco di denaro pubblico. Sea dovrebbe anche ritirare il Masterplan 2035 che prevede un’ulteriore espansione dell’aeroporto con lo sviluppo del T1, la nascita di un Airport City e la crescita della cargo. Proponiamo infine a Sea di chiedere a Regione Lombardia un nuovo Piano d’Area per il quadrante di Malpensa con relativa Vas (Valutazione Ambientale Strategica) obiettiva, scientifica e democraticamente partecipata  cui sottoporre il nostro malridotto territorio».

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