VARESE – «Il territorio di Varese ospita ben quattro siti protetti dall’Unesco come patrimonio materiale dell’umanità. Perché non tutelare anche il rock’n’roll come parte del suo patrimonio immateriale?». Pino Tuscano ha così presentato, sabato 28 agosto, alla festa del Pd alla Schiranna, “Dal sottosuolo alla luce”, libro che documenta, tra articoli e interventi, il percorso finora compiuto per giungere al riconoscimento. A sostegno del progetto è stata illustrata, da Maria Elena Uzzo per l’ambasciata del Venezuela e dal musicista heavy metal Paul Gillman, l’esperienza del Paese sudamericano che, oltre a vantare il successo della rete di orchestre El Sistema, al rock’n’roll ha dedicato una giornata nazionale.
Un simbolo di fratellanza
L’incontro moderato dal Fiorenzo Croci, giornalista di Varese News e autore del libro sul tema “Il movimento d’anca”, si è aperto con le note di “Jambalaya”, inno scelto da Tuscano per la missione intrapresa: «La canzone prende il nome da un piatto tradizionale della Lousiana alla cui composizione tutti i popoli hanno apportato qualcosa: una mescolanza di umanità, simbolo di fratellanza». Il riconoscimento ricevuto da tango e reggae, ma anche il dilagare di troppa musica plastificata, ha indotto Tuscano a promuovere lo stesso iter per il rock’n’roll delle origini – «abbiamo vissuto nel sottosuolo: a un certo punto dobbiamo uscire alla luce, metafora della vita» – seguito dalla relativa mozione approvata in consiglio comunale. Un’iniziativa salutata con favore dal sindaco Davide Galimberti: «È una forma di attivismo culturale che contribuisce alla vivacità di Varese e le offre input costanti per essere sempre avanti come città».
Orchestre per bambini di strada
In Venezuela le sette note sono un importante strumento di promozione sociale grazie al sistema di orchestre inventato da José Antonio Abreu: «È lo Stato a donare gli strumenti ai bambini di strada», ha spiegato Uzzo. «Il progetto coinvolge un milione di giovani, con la presenza di 1700 formazioni e tra i vari generi che suonano c’è il rock’n’roll. I bambini insegnano così ai genitori a condurre una vita migliore: c’è bisogno di luce e, in un momento come questo, la musica aiuta molto».
Il Paese sudamericano festeggia il 13 giugno la giornata del rock nazionale, ricorrenza che è stata promossa da Gillman. Collegato in videoconferenza, e interrogato sui modi in cui la voce controcorrente dell’heavy metal in quel caso avesse interagito con le istituzioni, ha rivelato che «in realtà il tutto si è svolto senza difficoltà. Anche il presidente era un fan della stessa musica, ci siamo incontrati a un festival in onore di John Lennon. Il rock’n’roll ha il potere delle cose dette con il cuore e permette così alla gente di essere più ascoltata».
La battaglia di WOODinSTOCK
Come dimostra la storia di WoodinStock il rock’roll può aiutare nella battaglia contro il Parkinson: «Vogliamo curarlo a suon di musica», ha dichiarato Luca Guenna, presidente dell’associazione benefica e appassionato di Elvis. Il prossimo concerto organizzato sarà con Andrea Braido: «Polistrumentista in forze alla band di Vasco Rossi, è uno dei migliori chitarristi d’Europa: arriverà il 26 settembre a Lonate Pozzolo per una data del nostro festival itinerante, in cui interpreterà i brani di Carlos Santana».
Mentre il musicista Carmelo Genovese ha raccontato l’amicizia stretta in tour con un mito del rock’n’roll come Chuck Berry, Aldo Pedron, giornalista fondatore delle riviste “Mucchio Selvaggio” e “Buscadero”, ha richiamato l’attenzione sui Beach Boys, sottolineando le capacità profetiche che può avere il genere musicale: «Sono stati la più grande band di tutti i tempi, l’origine di tutto. Le loro canzoni non parlavano solo di surf, ragazze e auto sportive: hanno affrontato, con cinquant’anni di anticipo, temi per noi attuali come l’ambiente e l’inquinamento fino al benessere alimentare».
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