Pd: «Volandia non diventi un parking di Malpensa. No a operazioni immobiliari»

SOMMA LOMBARDO – «Non si fa una battaglia contro il parcheggio multipiano. Ma è chiaro che deve essere pensato per finanziare la parte museale che si amplia, non deve essere l’attività predominante», ha detto l’assessore sommese Francesco Calò (Urbanistica). Ma il consigliere comunale ed ex segretario del Pd Angelo Ruggeri (che è già stato critico nei confronti della mostra dedicata a Italo Balbo) è più netto: «Siamo favorevoli allo sviluppo museale, ma non siamo favorevoli a operazioni immobiliari che portano alla nascita di nuovi alberghi e parcheggi». Il possibile sviluppo di Volandia, che ha suscitato perplessità e polemiche a Villa Recalcati, è arrivato in Commissione a Somma Lombardo. Dove ieri – 10 gennaio – sono stati riassunti i passaggi dell’ipotesi di un accordo di programma che deve essere attivato dalla Provincia di Varese, l’ente capofila. Mettendo in evidenza quegli aspetti che saranno motivo di confronto fra gli attori coinvolti.

I nodi da sciogliere

Nulla è stato deciso, va ribadito. Ma dalle parole di Ruggeri si capisce che in caso dovesse arrivare in consiglio comunale, il voto del primo partito di maggioranza sarebbe contrario al maxi-ampliamento, così come lo vorrebbe Volandia. Ma l’iter amministrativo deve ancora essere avviato e una mediazione è sempre possibile: «Tutti i Comuni – ha ricordato Calò – hanno sollevato il problema della conformità urbanistica, che necessita di una variante puntuale». La proposta dell’albergo è fra i nodi da sciogliere, ma la questione «macroscopica» riguarda il parcheggio: «Così come è previsto, eliminerebbe quello che è il biglietto da visita di Volandia: gli aerei esposti all’esterno, ovvero il primo sguardo che si ha sul museo uscendo da Malpensa (nella foto sotto)». Da qui, la proposta di «utilizzare l’area a copertura del parcheggio multipiano come zona museale-espositiva, invece che come posteggi a raso».

Centrale, poi, sono gli obiettivi: «Si vuole implementare la proposta museale. Ma per farlo serve un progetto scientifico valido». Il riferimento va in particolare alle osservazioni di Regione Lombardia, che non solo ha sottolineato che «Via e Vas sono passaggi indispensabili». Ma ha ribadito che «un’area parcheggio pensata in questo modo non è in linea con la proposta, se lo scopo finale è ampliare l’attività del museo. E quindi a un incremento così forte della parte parking deve corrispondere un aumento sostanziale dell’area museale». Insomma, «bisogna trovare un equilibrio. E quelli imposti da Regione possono essere i margini di miglioramento». Quindi, le proposte avanzate in Commissione per prevedere altre entrate. Su tutte «la possibilità di ottenere fondi per la ricerca e laboratori, con collaborazioni con enti specializzati».

La proposta di Volandia

In aula è stata poi riepilogata la proposta di Volandia. Che implica la realizzazione di un edificio multifunzione – da parte di una NewCo da costituire – a cavallo fra Somma e Ferno. Con spazi per un parcheggio multipiano da circa 2mila posti a servizio del museo, della ferrovia Malpensa Express e degli utenti di Malpensa. Ma anche un nuovo padiglione aeronautico di 2.700 metri quadrati, fuori terra, adatto a ospitare il DC-9 dell’Aeronautica militare. E ancora: il museo ipogeo dell’auto e della moto di 1.700 metri quadrati con biglietteria ai piani -1 e -2 del parking interrato e la velostazione.
Inoltre prevede collegamenti coperti tra i padiglioni per un totale di 150 metri quadrati, l’ultimazione della pista ciclopedonale Case Nuove-Malpensa (tratto su Ferno) per un totale di 250 metri, l’impianto geotermico di riscaldamento-raffrescamento e quello fotovoltaico non localizzate, lo spostamento parziale della Collezione Ogliari, la riapertura dell’ingresso da strada di sedime aeroportuale (parere già acquisito) e la ristrutturazione dell’edificio esistente senza specifica destinazione e il relativo collegamento con la futura realizzazione di un hotel a Vizzola. Fino ai nuovi parcheggi scoperti lungo la vecchia Sp 52, l’adeguamento e riorganizzazione del percorso museale con allestimenti e ambientazioni, la cessione delle aree di fronte al museo alla Provincia di Varese – per un totale di 26.900 metri quadrati – con la seguente cessione a Volandia per la gestione e un nuovo ristorante.

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