Albertini (Cluster Cargo Aereo): «Manca un polo logistico a Malpensa»

malpensa cargo polo logistico

MALPENSA – «L’assenza di poli logistici in prossimità degli aeroporti, infrastrutture che non rispondono più alle esigenze attuali e la mancanza di corridoi doganali che sta generando costi diretti e indiretti, insostenibili per le imprese che rappresentiamo». A dirlo è il presidente di Anama e vicepresidente di Fedespedi, Alessandro Albertini, in rappresentanza del Cluster Cargo Aereo (Anama, Assaeroporti, Assohandlers e Ibar). E il problema numero uno in Italia riguarda Malpensa: «Il principale polo logistico è ubicato a Segrate, a oltre 70 chilometri dall’aeroporto».

L’attrattività del cargo 

Albertini è intervenuto a margine del terzo convegno dell’Osservatorio Cargo Aereo che per l’edizione di quest’anno è ripartito dal lavoro svolto nel 2019 con il partner Ernst & Young aggiornando le valutazioni di efficacia ed efficienza degli aeroporti europei in comparazione con l’esperienza italiana. Per farlo Cluster Cargo Aereo e Ernst & Young hanno intervistato i Cargo Manager degli aeroporti di Malpensa, Paolo Dallanoce, Liegi, Bert Selis, Francoforte, Max Philipp Conrady e Parigi Charles De Gaulle, Edouard Mathieu, per definire i fattori di attrattività degli aeroporti alla luce dell’impatto della pandemia – e degli scenari post crisi – sul settore del cargo aereo e dei nuovi trend di mercato in relazione agli obiettivi di decarbonizzazione.

Il ruolo del Pharma 

Come evidenziato nel report di sintesi di Ernst & Young, illustrato da Alessandra Barcaglioni i Manager intervistati sono concordi nel sottolineare come gli effetti della pandemia e gli obiettivi di sostenibilità ambientale abbiano consolidato le esigenze in termini di efficienza e flessibilità degli hub aeroportuali, necessarie per ridurre sprechi e inefficienze, gestire diverse filiere merceologiche – tra cui spicca il ruolo del Pharma, e sostenere la crescita della domanda di trasporto legata all’ e-commerce che vede nel settore aereo la modalità più adatta in termini di tempi e asset organizzativi. Le infrastrutture fisiche e digitali sono, dunque, gli elementi imprescindibili che caratterizzano nel 2021 l’attrattività di un aeroporto poiché in grado di fare la differenza in termini di adeguatezza all’andamento sempre più dinamico della domanda: sistemi di data sharing tra gli operatori della catena logistica, infrastrutture fisiche airside & landside, magazzini all’avanguardia e corridoi doganali per agevolare il movimento delle merci nelle cargo city.

malpensa cargo

Il gap di Malpensa

Alessandro Albertini, commenta in rappresentanza del Cluster Cargo Aereo: «I risultati ci confermano che le richieste che stiamo portando avanti, con il supporto di Fedespedi e Confetra, al Tavolo Trasporto Aereo presso il Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibile – MIMS sono corrette. Gli aeroporti di Parigi, Francoforte e Liegi, con cui ci siamo confrontati, hanno tutti un polo logistico per le imprese di spedizioni internazionali: una scelta logica di efficientamento dei processi. In Italia, invece, la consapevolezza sul valore aggiunto che il cargo aereo apporta all’economia del Paese si è consolidato solo negli ultimi mesi, grazie alla dedizione di tutti gli attori della filiera logistica che hanno garantito approvigionamento di beni e consegne durante la pandemia. Lo scenario mondiale e il trasporto aereo sono cambiati profondamente nell’ultimo anno e mezzo: le esigenze di velocità e flessibilità e la riduzione al minimo delle inefficienze sono diventate un imperativo per poter competere con i principali Paesi europei. Per questo siamo chiamati a lavorare come sistema per colmare rapidamente i nostri gap». 

Debutta Ups. Ora da Malpensa transita il 70% di tutto il cargo aereo italiano

malpensa cargo polo logistico – MALPENSA24