Bellaria: «Il rilancio di Case Nuove non è all’anno zero»

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SOMMA LOMBARDO – «A Case Nuove non siamo all’anno zero». A dirlo è il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, in risposta alle critiche della lista civica di opposizione “Siamo Somma” in merito al processo di riqualificazione della frazione delocalizzata che sorge tra i due terminal di Malpensa.

Il dialogo con Case Nuove

L’ex prevosto di Somma, don Franco Gallivanone la definì una «diaspora», oggi il sindaco usa invece il termine «Tsunami» per spiegare ciò che Case Nuove ha vissuto negli ultimi anni: le delocalizzazioni, il cantiere per la costruzione della ferrovia T1-T2, gli abbattimenti del primo e del secondo lotto di immobili non più abitati. Come si è cercato di gestire gli ultimi quattro anni e mezzo di questo travagliato periodo? «Innanzitutto comunicando con gli abitanti della nostra frazione», sottolinea Bellaria. «E’ stato infatti ricostituito, dopo anni di assenza, il comitato di quartiere, così da avere degli interlocutori “istituzionali”, ed il lavoro svolto dai Segretari è stato encomiabile».

Gli interventi sulla frazione

bellaria candidato provinciaMa negli ultimi anni si sono realizzati anche interventi concreti finalizzati a mitigare gli indiscutibili disagi. Bellaria ricorda «l’asfaltatura delle strade (il 75% del totale) rovinate dai numerosi cantieri, l’installazione di dossi per rallentare le auto in transito, la riqualificazione di piazza della chiesa e dell’ex asilo per trasformarlo in sala civica, così da ricreare spazi di aggregazione, la sostituzione dell’intera pubblica illuminazione con il passaggio alla tecnologia a led, l’individuazione di aree a parcheggio a pagamento con tariffe “popolari” destinate ai pendolari, l’installazione dei nuovi cartelli delle vie con lo stemma cittadino e la descrizione della toponomastica così da ricordare a tutti la gloriosa storia di Case Nuove, la costante presenza alle iniziative religiose, culturali e istituzionali per far percepire ai residenti, pur nelle difficoltà,  la vicinanza dell’amministrazione. Certo molto resta da fare, ne siamo assolutamente consapevoli».

Cosa resta da fare

Secondo Bellaria c’è da migliorare il tempo di risposta alle segnalazioni dei segretari di quartiere e dei cittadini, da implementare la manutenzione delle aree delocalizzate ora in capo a Regione Lombardia, c’è da pensare ad un futuro migliore per Case Nuove, per i suoi abitanti e per chi gestisce le numerose attività commerciali e imprenditoriali li collocate. «Ma su questi punti non siamo all’anno zero», dice rivendicando l’operato amministrativo degli ultimi quattro anni. «E’ in fase avanzata l’interlocuzione con Regione Lombardia per dare una vocazione (noi pensiamo al terziario avanzato a servizio dell’aeroporto) per le aree delocalizzate, è già stata siglata la convenzione con Volandia per la realizzazione nell’anno 2020 di un percorso ciclopedonale che collegherà direttamente Case Nuove con il parco e museo del volo e con il Terminal 1 dell’aeroporto della Malpensa, è in fase di definizione con Regione Lombardia l’accordo di programma che porterà all’ampliamento della cosiddetta “Scuola Aeronautica” (Its), fiore all’occhiello dell’intero territorio. Infine, non meno importanti, sono previsti altri interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria di strade, marciapiedi ed immobili. Per questo motivo accettiamo volentieri critiche, puntualizzazioni, richieste e stimoli a far meglio, soprattutto quando arrivano da chi a Case Nuove ci vive o ci opera, un po’ meno se provengono da chi si ricorda della nostra frazione solo in prossimità della campagna elettorale».

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