Busto Arsizio e Varese, il confronto: c’è chi vola e chi … scivola sul ghiaccio

palaghiaccio busto varese
Lo splendido palaghiaccio varesino e la triste incompiuta di Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – Ci accuseranno di rigirare il coltello nella piaga; qualcuno a Palazzo continuerà a considerarci dei rompiballe e a sognare, per noi, la mordacchia; ma, vivaddio, come si fa a sottacere che, mentre Varese inaugura alla presenza nientemeno che del presidente della Repubblica il nuovo palaghiaccio, Busto Arsizio si dibatte da anni per rimettere mano al suo, destinandolo però ad altre discipline. Straordinaria incompiuta che una certa amministrazione bustocca del recente passato ha messo in stand by per ragioni puramente elettorali.

Rimasta lì a testimoniare che non basta l’illusione della concretezza per essere davvero concreti. Tanto che nemmeno l’attuale esecutivo, animato da buonissimi propositi, è stato sinora capace di rimettere in carreggiata una struttura avviata dalla giunta Provinciale (presidente Marco Reguzzoni) che la finanziò in toto, bloccata dal Comune di Busto Arsizio (sindaco Gigi Farioli) che avrebbe voluto trasformarla in un palarotelle per accontentare chi, con giusta ragione, ne reclamava uno. Struttura riproposta dall’attuale “governo” cittadino (sindaco Emanuele Antonelli), prima, all’interno di un faraonico, fallimentare progetto di campus sportivo, poi, intervento ridimensionato e ricondotto, sempre come ipotesi progettuale, a palaginnastica.

L’augurio è che sia la volta buona, dopo almeno tre lustri e più di tira e molla, promesse e impegni,  perdite di tempo e scaricabarile reciproci. Perché, come sempre succede nel nostro Paese, anche in terra varesotta, le responsabilità non sono mai di nessuno. Tanto meno, qualcuno è pronto a fare ammenda e, per onestà intellettuale, a dire come stanno veramente le cose. Nel frattempo si sono sprecati soldi pubblici (nessuno ne chiede conto?), finendo per buggerare i cittadini e rinviando alle calende greche soluzioni che erano lì, belle e pronte, se non fosse che si vollero modificare in modo improvvido per raccattare quattro voti in più.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti:  Varese innalza il gran pavese, Busto Arsizio conta le pive nel sacco. Si riscatterà? Siamo ottimisti, certo che sì. Anche se, per il momento, il suo sindaco, in veste di presidente della Provincia, davanti a Mattarella ha dovuto giocoforza fare i complimenti al suo collega di Palazzo Estense. E’ fattuale, ma il capoluogo ha bagnato il naso a una città, Busto Arsizio, che da troppi anni… scivola sul ghiaccio. Rischiando di farsi male sul serio.

palaghiaccio busto varese – MALPENSA24