Busto, il sindaco: «Sistemiamo le facciate del Borri». Ma rimane senza destinazione

BUSTO ARSIZIO – «Pensiamo ad una manifestazione d’interesse per un progetto di sistemazione di tutta la parte esterna dell’ex Calzaturificio Borri, facciate e serramenti, incluse le case». A rivelarlo in consiglio comunale, nel corso del dibattito sul documento unico di programmazione per il triennio 2021-2023, è stato il sindaco Emanuele Antonelli. Che alla vigilia dell’ultimo bilancio di previsione del suo (primo) mandato, intende riportare lo storico edificio di viale Duca d’Aosta nel piano delle opere pubbliche.

Restyling della parte esterna

L’obiettivo dichiarato è avere in mano un progetto di restyling esterno, per portare avanti il lavoro che sta compiendo – e che presto verrà ultimato con la ristrutturazione dello storico frontale che riporta la scritta dell’antica azienda di calzature – l’impresa Alfano nell’ambito del piano di riqualificazione urbanistica che ha portato alla realizzazione del supermercato Coop, con il rifacimento del tetto della parte dell’immobile che si affaccia su viale Duca d’Aosta. L’ipotesi è quella di un bando di manifestazione di interesse per selezionare un progettista che elabori uno studio da sottoporre e far avallare alla Soprintendenza, visto che l’area è vincolata.

Un progetto pronto

Il progetto si riferirebbe, come spiega il sindaco, a tutto l’involucro del complesso dell’ex Borri, non solo dell’immobile principale, ma anche delle due case che ci sono all’esterno, tra cui la storica portineria, già finanziata con il piano Marshall regionale per 150mila euro (iniziativa apertamente criticata da Coop, dato che «si apre sul nulla»). Solo l’esterno, perché «all’interno non sappiamo ancora che destinazione dargli» ammette il sindaco. Con il progetto pronto, sarebbe aperta la caccia ai finanziamenti, con la speranza che, come per i vari interventi di riqualificazione dei plessi scolastici, possano esserci a disposizione dei bandi che facciano al caso del Comune.

Quasi vent’anni

E la speranza è che, una volta rimesso a nuovo l’esterno, «si faccia avanti qualcuno» per la ristrutturazione completa e la gestione del complesso: finora tutte le ipotesi che sono circolate, dai corsi universitari al polo scolastico, si sono sempre arenate di fronte alla mancanza di fondi per completare l’operazione. Ora però, afferma il sindaco, «non si può più aspettare». A quasi vent’anni dall’acquisizione ai tempi della giunta leghista di Gianfranco Tosi. E l’accelerazione sarebbe dettata anche da esigenze pratiche: «Sono tornate frequentazioni poco piacevoli – ha rivelato Antonelli in consiglio comunale – meglio chiudere tutto e mettere in sicurezza». Nessuna ipotesi invece sul recupero e riutilizzo del parco retrostante.

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busto arsizio ex borri antonelli – MALPENSA24