Omicidio Maltesi in tv. Per Lombardia Criminale «la premeditazione è evidente»

carol maltesi omicidio televisione

BUSTO ARSIZIODavide Fontana ha premeditato l’omicidio di Carol Maltesi? Non hanno dubbi gli ospiti di “Lombardia Criminale”, l’approfondimento giornalistico di Telelombardia che nell’ultima puntata ha analizzato la figura dell’assassino reo confesso della 26enne di Sesto Calende uccisa, fatta e pezzi e congelata lo scorso 11 gennaio.

C’era premeditazione?

Come ricordato dall’opinionista Terry Schiavo, ospite in studio del conduttore Daniele Porro, per ricostruire con precisione le intenzioni di Fontana è necessario partire dalla sua prima confessione. E’l’assassino stesso a parlare dell’omicidio con grande chiarezza, escludendo la possibilità che l’imputato non fosse capace di intendere e di volere. 
Ripercorrendo le principali tappe del processo in corso in tribunale a Busto Arsizio, avvalora la tesi della premeditazione anche Simona Carnaghi, giornalista di Malpensa24. Stando alle ricostruzioni, infatti, l’assassino avrebbe iniziato a muoversi con grande confusione solo successivamente l’11 febbraio, data dell’omicidio, creando una serie di situazioni caotiche che dessero l’idea di un individuo in preda alla disperazione. In realtà, i fatti precedenti al delitto suggerirebbero il contrario. «È infatti proprio lui a contattare la vittima con un profilo falso avanzando la richiesta di un video privato ed è sempre lui a scrivere una sceneggiatura che prevedesse che la ragazza fornisse il codice del cellulare con cui, poi, si è spacciato per lei per i due mesi seguenti».
Sulla stessa linea l’avvocato Pierpaolo Cassarà: «Questo è un processo dove qualcuno ha avuto il coraggio di anteporre il rito immediato ma dove la premeditazione è evidente». Secondo il legale, le scuse di Fontana «sono ridicole» perché è massimo «il grado di questo omicidio nella sua composizione e brutalità».

La difesa  

I fatti giocherebbero dunque contro l’imputato, la cui difesa si basa esclusivamente sul tentativo di evitare l’ergastolo, puntando tutto sul concetto di raptus spesso impugnato come attenuante nei casi di femminicidio. Secondo l’analisi degli psichiatri ingaggiati dall’avvocato Davide Paloschi l’omicidio potrebbe essere una reazione-cortocircuito alla decisione comunicatagli di trasferirsi a Verona. Di lei, dicono i periti «era innamorato come un dodicenne». 

carol maltesi omicidio televisione – MALPENSA24