Casorate, Cassani: «Le minoranze offendono. Ma per me parlano le opere»

Dimitri Cassani

CASORATE SEMPIONE – «Oltre le antipatie o simpatie che si possono avere per un’amministrazione comunale, alla fine a parlare sono le opere. E sotto questo profilo sono tranquillo». Il sindaco Dimitri Cassani non ha dubbi sui lavori pubblici che la sua squadra sta portando avanti a Casorate Sempione. Alle critiche avanzate dalla minoranza di Casorate Aperta, il primo cittadino replica schietto: «Sono senza senso: si può sempre fare di più? Sì, e noi facciamo del nostro meglio. Saranno poi i cittadini a dare un giudizio su quanto è stato fatto».

La posizione politica

Cassani prova a smontare le osservazioni avanzate dall’opposizione. Intanto, da un punto di vista politico: «Veniamo criticati per una serie di situazioni che, di fatto, abbiamo ereditato. Per anni non è mai stato fatto nulla per la manutenzione a Casorate, abbiamo messo mano a progetti di cui si parla da oltre trent’anni». Un piccolo paese, tutto sommato, «dove alla fine a dare un giudizio diretto sono i cittadini che tutti i giorni vivono il territorio: siamo stati rieletti con il 70% di preferenze perché la comunità ha ritenuto che abbiamo ben amministrato. E tra quattro anni, quando si tornerà al voto, avremo un resoconto del nostro lavoro». Da qui, la stoccata alla minoranza: «Possono anche continuare a denigrare e offendere, ma le capacità politiche vanno poi dimostrate in consiglio comunale».

Il sottopasso e la palestra

Da qui, le precisazioni puntuali. A partire dai lavori al sottopasso, dove «l’impianto di illuminazione è provvisorio da almeno 15 anni». In passato, dice il sindaco, «sono stati spesi circa 400mila euro, tra luci e griglie. E oggi siamo dovuti intervenire per rifare tutto. Lo stesso vale per il cedimento del parcheggio in via Gorizia, criticità ereditate». Sulla palestra, dove si è dovuto mettere mano per impedire le infiltrazioni, aggiunge: «La pavimentazione non aveva mai dato problemi, sono emersi con la posa del parquet. Appena lo abbiamo saputo, è stato sistemato. E senza spendere un centesimo in più, sono soldi risparmiati dalle impermeabilizzazioni fatte sul retro».

Cimitero, via dei Cacciatori, piazza

Sul tavolo, alcuni dei temi già discussi. Come il rifacimento del tetto del cimitero, che per i vincoli della Soprintendenza «ha portato alla realizzazione di un nuovo progetto. Questo ha raddoppiato i costi, ma restiamo comunque all’interno del budget assegnato». O come la strada dei Cacciatori, che ora verrà sistemata con un asfalto drenante, con un costo maggiore, a causa di problemi all’invarianza idraulica: «Si tratta di un intervento da sempre richiesto e mai fatto», premette. «Avrei fatto a meno di spendere di più, ma le criticità sono emerse in fase esecutiva». Fino all’ex municipio e alla progettazione della piazza: «Stiamo cercando di utilizzare i fondi del Pnrr per la rigenerazione urbana. L’unico problema – che dimenticano o ignorano – è che questi fondi possono essere richiesti dai Comuni con più di 15mila abitanti. O ad associazioni di enti locali, per arrivare a questo numero». Ecco perché «stiamo lavorando con Cardano per fare una convenzione e la domanda, con i progetti».

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