Besnate, one man show di Corbo: «Sono soddisfatto. E ora andiamo avanti»

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BESNATE – «Una Besnate più bella, tutta da vivere»: questa la sintesi di cinque anni e al contempo l’obiettivo per i prossimi. A tirare le somme del suo primo mandato da sindaco è lo stesso Giovanni Corbo, ieri 27 febbraio al Cinema Teatro Incontro. In una serata per fare il punto su quello che è stato fatto e ciò che può essere migliorato, in vista della sua ricandidatura per le prossime elezioni.

Passione e partecipazione

Un ruolo, quello da sindaco, che Corbo ha dovuto gestire insieme a quello di segretario del Pd provinciale, oltre che di manager, padre e marito: proprio da qui si trova la chiave di volta per far quadrare tutto, e il sindaco comincia «l’importante equilibrio familiare che mi consente di gestire i vari ruoli – spiega – ma il vero segreto è la passione: se ami ciò che fai, non ti pesa nulla». E se da parte sua il trasporto verso il paese che ha guidato c’è e c’è stato, quello che non lo soddisfa al 100% («non un obiettivo mancato, ma certo da migliorare») è «la partecipazione, la passione dei cittadini. La loro presenza nella vita pubblica è qualcosa su cui lavorare sempre, e vorrei continuare a investire su questo. Perciò siamo qui stasera».
E mentre alle spalle del sindaco scorrono le foto di progetti, eventi ed opere pubbliche portate a termine in cinque anni, dagli interventi per le scuole a quelli per la sicurezza, dalla Terrazza sulle Alpi al festival del jazz sino alle vasche volano di Buzzano («l’opera a cui sono più affezionato») il tema si sposta sul futuro di Besnate. Su quello che accadrà in questi ultimi mesi del primo mandato Corbo che, già a fine anno, aveva annunciato la propria candidatura per le prossime amministrative.

La città del futuro

E così, dopo cinque anni di lavoro intenso – «900 delibere di giunta, 190 di consiglio comunale» – si guarda al futuro, che nell’immediato vede un impegno forte in alcuni campi. Primo fra tutti la lotta all’abbandono dei rifiuti: «Stiamo posizionando delle fototrappole in luoghi dove vengono lasciati spesso i sacchetti – spiega Corbo – e dopo due settimane già abbiamo pizzicato una persona. Continuerò a sanzionare cittadini, dandone notizia, finché non cambieranno le cose». Sul tema rifiuti si passa a parlare poi di Coinger e del passaggio alla tariffa puntuale che spaventa molti per possibili rincari – tanto che alcuni Comuni della zona stanno pensando di cambiare gestione – ma il sindaco tranquillizza la platea: «Possiamo solo beneficiarne: stiamo approfondendo la cosa proprio per non fare errori, ma passare alla tariffa puntuale è doveroso per il grado di cultura dei nostri territori. Oltretutto abbiamo appena approvato un bilancio che non prevede l’aumento delle imposte per quest’anno». Cos’altro manca a Besnate, e come Corbo vorrebbe caratterizzare il suo secondo mandato da sindaco? «Bisogna leggere il territorio e orientare la propria azione amministrativa in questo senso. Se a Besnate oggi abbiamo più over 65 che under 18 dobbiamo anzitutto creare servizi per la fascia che sarà più anziana tra qualche anno. E poi cercare di capire perché i giovani, i bambini, sono in calo e intervenire anche su questo».
Politiche di welfare e servizi al sociale, dunque «i cui effetti non sono immediati come quelli delle opere pubbliche, ma hanno una ricaduta sulla cittadinanza nel tempo». E infine, in generale, eventi, cultura, un impegno per valorizzare quello che c’è di bello «a partire dalla Casa delle Culture di via Mylius, per la sua valenza storica ed emozionale». E arrivare così a promuovere una «cultura del bello», guardando sempre in avanti, anche nella piccola Besnate.

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