Edifici e terreni comunali in vendita: 6,3 milioni da incassare. Gallarate ci riprova

GALLARATE – Ci sono la Villa Bossi e la colonia Maino di Cugliate Fabiasco, l’ex macello di via Pastori e l’ex comando dei vigili di via Bottini, nel novero dei 21 lotti immobiliari, tra aree e fabbricati, che il Comune di Gallarate ha messo in vendita lo scorso febbraio nell’ennesimo bando per le alienazioni del patrimonio comunale tentato in questi anni. Ora, complice l’emergenza Covid-19, il termine ultimo per presentare le offerte è stato prorogato al prossimo 6 luglio 2020. Il giorno successivo, 7 luglio, si apriranno le buste delle offerte, sperando che qualche operatore possa concretizzare il suo interesse per aree e fabbricati messi in vendita. L’obiettivo di Palazzo Borghi è di incassare fino a 6,3 milioni di euro da utilizzare per nuovi investimenti. Ma non sarà semplice: molte delle “occasioni” messe sul mercato attendono ormai da diversi anni che possa palesarsi qualche acquirente.

L’elenco di edifici e terreni

La parte più sostanziosa è rappresentata dagli edifici da alienare. Quello che vale di più, oltre un milione e 600mila euro, è la Colonia Maino tra Cugliate Fabiasco e Marchirolo, storico luogo di soggiorno estivo di generazioni di piccoli gallaratesi: un complesso formato da tre immobili e da un’ampia area verde, con una vista mozzafiato sul lago di Lugano, ma ormai in disuso dagli anni ’70. C’è anche la palazzina liberty di via Arnaldo da Brescia 7 che l’ex sindaco Edoardo Guenzani aveva suggerito di affittare alla comunità sinti dopo lo sgombero del campo di via Lazzaretto: la base d’asta è di 630mila euro. E ancora, la pregevole Villa Bossi di via Cavallotti, altro edificio comunale che da anni cerca di essere piazzato ai privati: lo si può portar via per 855mila euro. L’ex sede del comando dei vigili urbani di via Bottini invece viene messa in vendita a 492mila euro, mentre ci vogliono 350mila euro per aggiudicarsi la palazzina dell’ex macello di via Pastori 5, di fronte all’ingresso dell’ospedale e lungo il corso del torrente Arno, già occupata e sgomberata dai senzatetto abusivi.

Le altre “occasioni”

Si tratta in gran parte di edifici vuoti e inutilizzati, ma c’è anche lo stabile di vicolo Santa Margherita 1, nel centro storico del rione Crenna, attualmente in uso ad alcune associazioni come la ciclistica Crennese e il corpo musicale La Concordia. E ancora, un appartamento in via Ivrea 5, nel bel mezzo della zona degli schiamazzi al centro delle cronache anche nei giorni post lockdown, al prezzo di 85mila euro, e un altro in via Montenero 15 a Sciarè, di fronte al circolo, in vendita per 43mila euro. Un negozio in via Sciesa 40 ai Ronchi, dove c’era la farmacia Amsc  (ora spostata in via Padre Lega negli spazi della Camelot), per 180mila euro. E un immobile in via Rongione 21, ad Arnate, per 216mila euro. Poi ci sono i terreni, che valgono complessivamente un milione e mezzo di euro: le aree di maggior valore sono quelle della zona industriale di Sciarè, tra via Danimarca e via Gran Bretagna, ma c’è anche un appezzamento agricolo in via Lazzaretto.

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