Gallarate, avanti con la sperimentazione in via Mazzini: «Fa risparmiare 5 minuti»

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GALLARATE – «La sperimentazione deve avere il suo corso naturale». Su via Mazzini si va avanti: il sindaco Andrea Cassani e la sua maggioranza dicono no alla proposta di Città è Vita di «sospendere gli interventi sperimentali sulla viabilità del centro di Gallarate e ripristinare il senso di marcia» in via Mazzini e via Postporta, che nella fase uno del progetto sono state interessate dall’inversione del senso unico. Tra meno di un mese, il 4 marzo, partirà la fase due. «Via Mazzini è diventata una delle entrate del centro» rivendica Cassani, ribadendo che l’obiettivo della rivoluzione è in primis quello di «decongestionare piazza Risorgimento ed evitare il giro dell’oca per entrare in centro per chi arriva da Somma».

I dubbi delle opposizioni

Il consigliere di CèV Sebastiano Nicosia mette in luce l’«effetto pressoché nullo per quanto riguarda gli ipotizzati vantaggi per le attività commerciali, che peraltro lamentano la soppressione di due posti auto lungo la via Mazzini», ma anche il «grave rischio per la sicurezza stradale per le auto in uscita da via Roma», per via dello spazio esiguo che comporta una «frequente violazione del Codice della Strada» per via di un’«oggettiva difficoltà nel rispetto della segnaletica orizzontale». Sulla stessa linea il consigliere del Pd Carmelo Lauricella, che accusa la maggioranza di una presa di posizione «pregiudiziale» sul tema.

«Si risparmia tempo»

«Sono due mesi che è iniziata la sperimentazione, il cui termine è quello del 4 marzo – la replica del sindaco Andrea Cassani nell’aula consiliare – ritengo che la sperimentazione debba avere il suo corso naturale. Ma non è vero che ha avuto un impatto fortemente negativo sulla circolazione». L’assessore al commercio Claudia Mazzetti ha raccolto «pareri positivi dai commercianti di via Mazzini e via Postporta». Il consigliere leghista Nicolò Postizzi ha poi rivelato che «un esperimento, documentato con dei video, fatto mettendo a confronto la vecchia e la nuova viabilità» ha mostrato come la percorrenza media sul tragitto tra la rotonda di largo Togliatti (incrocio Sempione/via Carlo Noè) e la rotondina di via Pegoraro (dopo l’Esselunga) risulterebbe di 13 minuti con la vecchia viabilità contro gli 8 minuti con la nuova viabilità sperimentale, grazie alla riduzione da 5 a 4 tempi del semaforo di via Roma. «Si risparmiano 5 minuti – sottolinea Postizzi – fanno 100 minuti al mese, più di 20 ore all’anno. Sono 20 chilometri in meno per 7000 veicoli che transitano tutti i giorni in quel punto. Una riduzione di tempo ma anche di inquinamento. Se ci tenete all’ambiente, va presa in considerazione».

Le modifiche

Ma anche chi è favorevole a portare a termine la sperimentazione invoca modifiche. Rocco Longobardi (La Nostra Gallarate 9.9) chiede di «segnalare meglio» la corsia di incolonnamento di via Roma verso via Mazzini e via Marsala, perché «stanno arrivando già le multe» per chi si immette nella corsia di via Mazzini per poi girare in via Marsala. Anche Giuseppe De Bernardi Martignoni (FdI) invoca «una segnaletica dedicata» e suggerisce di sottoporre ad «un questionario di gradimento» anche i residenti. Aldo Simeoni (FI), pur non nascondendo le sue «perplessità» sulla sperimentazione, invita ad «aspettare i risultati». «Suggerimenti utili» per il sindaco Cassani, che annuncia una modifica della corsia verso via Mazzini, con l’inserimento di «impedimenti fisici» per evitare che le auto procedano verso via Marsala.

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