Scontro Cassani-Silvestrini: «Nessuno ha aizzato i commercianti. Sono esasperati»

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GALLARATE – I commercianti e ristoratori di Gallarate non hanno contestato la candidata del centrosinistra Margherita Silvestrini perché qualcuno ha arringato la folla alla ribellione, come da lei sostenuto. Secondo il sindaco Andrea Cassani gli imprenditori presenti in piazza Libertà sabato sera hanno criticato duramente l’esponente del Pd semplicemente perché non si trovavano d’accordo con il suo tentativo di difendere le nuove restrizioni imposte dal governo Conte. «I video della manifestazione (qui sotto) lo dimostrano: nessun rappresentante delle istituzioni ha aizzato le folle», dice il primo cittadino gallaratese. «Così come è falso sostenere che l’amministrazione comunale non ha cercato il dialogo nell’attuazione delle misure a sostegno della cittadinanza in difficoltà».

Il dialogo non c’è

Spiega Cassani: «Durante la prima ondata, quando abbiamo cercato il coinvolgimento delle opposizioni per la stesura del Piano di aiuti “A tutto gas”, loro hanno risposto con una conferenza stampa che non è certo stata la modalità più idonea per una collaborazione. Anche con la seconda ondata, quando c’era da decidere come impiegare i 350mila euro avanzati, abbiamo chiesto a Pd, CèV e Gallarate 9.9 di avanzare proposte, ma non sono mai arrivate». Continua il sindaco: «Considerati i 5 anni in cui hanno amministrato loro la nostra città non mi stupirei se non avessero idee migliori delle nostre. Ma non si può dire che non abbiamo cercato il dialogo».

La contestazione

Il primo cittadino fornisce una lettura precisa anche sulla contestazione di sabato a Silvestrini, sua prossima sfidante per le Amministrative 2021: «Se la sua posizione è venire in piazza a difendere le tesi del governo non può certo lamentarsi se poi non sta zitta gente che in pratica non lavora da un anno. E’ evidente che le restrizioni non siano oggettivamente ponderate. Si fanno andare bene i supermercati e i mezzi di trasporto pieni e poi si tengono chiusi i ristoranti con tavoli distanziati di oltre un metro l’uno dall’altro». Conclude Cassani: «A chi ha sudato una vita per costruire ciò che ha Silvestrini risponde che l’emergenza stimola nuove idee. Questo sì che è aizzare la folla, ma contro se stessi».

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