I Talò di Busto cantano in dialetto in versione Coronavirus “Pa ‘nde mia in giru”

BUSTO ARSIZIO – “A ta l’ho dì, Talò” rivisitata ai tempi del Covid: la canzone in dialetto bustocco scritta da Ginetto Grilli, messa in musica dal maestro Fabio Gallazzi e interpretata dal medico con l’hobby del canto Umberto Rosanna, torna in versione pandemia. “Pa ‘nde mia in giru“: è il gioco di parole (significa “per non andare in giro”) con cui il pezzo, che macina successi e Cd ormai da anni, ritorna su YouTube, con una nuova clip che vede tanti protagonisti e ospiti, coinvolti al tempo del lockdown. Nel video, con i Talò come sempre accompagnati dai ragazzi degli istituti comprensivi De Amicis e Bossi di Busto Arsizio e Ferrini di Olgiate Olona, compaiono anche alcuni infermieri dell’ospedale di Busto Arsizio, in prima linea per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, che si sono prestati ad un balletto in reparto.

La versione rivisitata

«Canta una canzon pa ‘nde mia in giru». Questo l’invito dei Talò, che si esibiscono rigorosamente distanziati e con mascherine e visiere, per far sì che il virus vada “indré”. Nel testo opportunamente rimaneggiato rientrano “ul virus asasén” ma anche l’invito a “sta’ in ca’ serà dentu e tuca pü nisun” e a “sta’ in fila cul carell, con guanti e mascherina” e il rammarico di non poter baciare la “muusa” (la fidanzata). La canzone viene riproposta con l’arrangiamento trap di Carmelo Emanuele Patti, già sul palco del Festival di Sanremo come direttore d’orchestra di Rancore. Nel video, realizzato con il montaggio di Luca Saglimbeni, le illustrazioni di Riccardo Rosanna e il coordinamento di Maby Kubicek, compare l’immancabile e immarcescibile Ginetto Grilli, il cantore del dialetto bustocco e autore del testo di “A ta l’ho dì, Talò”, che avverte: «Ul virus l’è ‘na rosa, ma ti catala no». Il virus è come una rosa, da non cogliere, né annusare.

Gli ospiti speciali

Nel videoclip della canzone non mancano i due sindaci di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, e di Olgiate Olona, Gianni Montano, impegnati a fare la fila con il carrello della spesa. Ma anche personaggi illustri del mondo dello sport, come l’apneista recordman mondiale Umberto Pelizzari e il due volte campione del mondo di biliardo a cinque birilli Giampiero Rosanna, entrambi bustocchi, ma anche della musica, come Davide “Billa” Brambilla, trombettista della band di Davide Van de Sfroos e dell’orchestra di Enrico Ruggeri, e dello spettacolo, come Luigi Campisi, lo storico “Giuan” dei Legnanesi, anch’egli bustocco di origine.

Il Natale in dialetto bustocco dei Talò con Ginetto Grilli: «Once upon a time in Büsti»

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