Lega di Busto, per la segreteria c’è Albani. Il congresso slitta dopo i ballottaggi

BUSTO ARSIZIO – Sarà Alessandro Albani il nuovo segretario di sezione della Lega di Busto. È il suo, salvo stravolgimenti al momento imprevedibili, il nome su cui possono convergere le due anime del Carroccio per sbloccare la lunga impasse che da più di un mese continua a far slittare in là l’assise chiamata a determinare la successione dell’attuale commissario Paola Reguzzoni, che riveste il doppio incarico da quando è stata nominata assessore della giunta Antonelli. L’ultima indicazione è che l’assemblea congressuale si terrà «dopo i ballottaggi» delle elezioni amministrative, che in provincia di Varese impegnano la segreteria nella delicata partita di Cassano Magnago, dove la Lega sostiene il candidato di Forza Italia Osvaldo Coghi in contrapposizione con l’altro esponente di centrodestra Pietro Ottaviani, appoggiato invece da Fratelli d’Italia.

Ennesimo rinvio

Un rinvio che, dopo la mancata convocazione del congresso nella data che era stata stabilita per giovedì 16 giugno, sarebbe stato caldeggiato dal segretario provinciale Stefano Gualandris. Nel frattempo le due anime della sezione, quella che fa riferimento al commissario uscente Paola Reguzzoni e quella che si rifà all’europarlamentare Isabella Tovaglieri, si sono confrontate – non proprio in gran segreto, visto che il summit si è tenuto venerdì 17 giugno a mezzogiorno nel dehors del bar di fronte al Municipio – per trovare finalmente la quadra sul candidato unitario per la segreteria invocato dal provinciale. Ufficialmente, parole di Paola Reguzzoni, c’è «una rosa di nomi» sul tavolo, ma è evidente che quello di Alessandro Albani, consigliere comunale al secondo mandato e già più volte papabile per un ingresso in giunta, figura gradita ad entrambe le anime, è in questo momento l’unico su cui può arrivare un consenso unitario. L’alternativa più accreditata, Giampiero Reguzzoni, ex vicesindaco in scadenza alla presidenza di Agesp Spa, rappresenterebbe invece una scelta più vicina all’ala capeggiata dall’omonima commissario di sezione.

La sfida

Ora non resta che “limare” gli ultimi dettagli sulle altre sei caselle del direttivo cittadino, con la partita delle partecipate sullo sfondo (la Lega oggi esprime i tre amministratori unici della galassia Agesp ma negli accordi di coalizione ne potrà mantenere solo uno), e convocare il congresso nella sede di via Culin. Anche perché c’è un partito in evidente sofferenza di consenso da rianimare e rilanciare in vista delle prossime scadenze elettorali del 2023, con le politiche e regionali.

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