Malpensa, ambientalisti in presidio contro il Masterplan 2035: «Espansione inaccettabile»

malpensa manifestazione masterplan legambiente

MALPENSA – «Ancora una volta un’espansione all’interno di un Parco naturale è inaccettabile». A dirlo è Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. Quelle del cigno verde erano le uniche bandiere che sventolavano questa mattina, 22 gennaio, davanti alla Porta 1 di Malpensa. Ma sono venti le associazioni e i comitati che hanno aderito al presidio organizzato da Unicomal per protestare contro l’ampliamento del sedime aeroportuale contenuto all’interno del Masterplan 2035. 

Un’alleanza contro il Masterplan

«L’espansione della Cargo city non fa altro che aggravare un’impronta già pesante: non possiamo far finta che il Parco del Ticino non sia un corridoio ecologico importante dell’Italia e dell’Europa», dice Meggetto. Secondo la presidente di Legambiente Lombardia, «serve un’alleanza per limitare i danni di un impianto già impattante per il territorio». Ecco perché i comitati ambientalisti hanno voluto dare un segno di coesione e unità attraverso la manifestazione odierna, disertata invece dalla politica. Gli organizzatori si aspettavano la partecipazione dei sindaci del Cuv, a partire dal presidente di turno Dimitri Cassani, ma alla conta dei presenti c’era soltanto un consigliere comunale, l’ex primo cittadino di Somma Lombardo Claudio Brovelli (Sinistra per Somma).

Piano d’area scaduto   

Massimo Uboldi, coordinatore Unicomal, ricorda che Malpensa 2000 nacque come una cattedrale nel deserto,  «tant’è vero che a distanza di oltre vent’anni ancora si parla di infrastrutture viarie e ferroviarie che vanno a impattare su un territorio già fortemente urbanizzato». Secondo i manifestanti l’unico strumento che può delineare lo sviluppo di Malpensa non è la Via (Valutazione d’impatto ambientale) sul Masterplan 2035, attualmente in corso al ministero per la Transizione ecologica, bensì la Vas (Valutazione ambientale strategica). «Ma questo comporta l’impegno di Regione Lombardia per aggiornare un Piano d’Area scaduto nel 2009», sottolinea Uboldi prima di lamentarsi per le difficoltà incontrate nei giorni scorsi per ottenere i permessi necessari a organizzare il presidio. «Sea – conclude – ha perso un’occasione per dialogare non tanto con le istituzioni del territorio, ma direttamente con i cittadini che vivono il disagio creato dalla presenza di Malpensa». 

malpensa manifestazione masterplan legambiente – MALPENSA24