Moriggia chiusa, Longobardi: «Gallarate non è più in grado di stare a galla»

Moriggia chiusa Longobardi Gallarate

GALLARATE – «Gallarate sembra non essere più in grado di stare a “Galla”». La piscina Moriggia chiusa, e in base alle informazioni in possesso dalle opposizioni senza al momento prospettive per un’imminente ripresa delle attività, è secondo Rocco Longobardi (Gallarate 9.9) l’immagine più evidente del difficile momento che sta vivendo la città dei Due Galli. Il 10 maggio 2019 – giorno in cui è esploso lo scandalo giudiziario “Mensa dei poveri” – resta secondo il consigliere comunale di opposizione un momento di non ritorno.

Gallarate non reagisce

L’avviso di conclusione delle indagini risalente a una settimana fa – in cui compaiono anche il nome del sindaco Andrea Cassani (Lega) e dell’ex vicesindaco Moreno Carù (Forza Italia) – ha riportato immediatamente a una sovrapposizione tra gli aspetti politici e quelli giudiziari, proprio come era già avvenuto tredici mesi fa subito dopo gli arresti e poi lo scorso novembre, quando la maggioranza in consiglio comunale respinse con un solo voto di scarto  la mozione di sfiducia.  «Stiamo vivendo uno dei momenti più delicati per la nostra città, ma sembra che Gallarate, per alcuni versi non riesca a reagire», sostiene l’esponente della lista civica.

Un’amministrazione in stallo

Secondo Longobardi, l’amministrazione è «in fase di stallo». Perché a Gallarate oggi non c’è solo il post-covid da gestire, «ma anche l’incresciosa situazione del presunto coinvolgimento del Comune e dell’amministrazione nelle note inchieste in corso, che ovviamente ne rendono meno incisivo l’operato».

Pd: «La Moriggia non riaprirà per lungo tempo. Cassani ha sbagliato tutto»

Moriggia chiusa Longobardi Gallarate – MALPENSA24