Proteste e disagi per la nuova rotonda. I negozianti: «Lavori al via senza avvisarci»

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BUSTO ARSIZIO – Ormai è chiaro: il sindaco, ma anche l’assessore ai Lavori pubblici che sono la stessa persona, hanno un problema di comunicazione. Non con alcuni media, ma proprio con i cittadini. E il caso del cantiere della rotonda del tribunale è solo l’ultimo esempio di una lista che va via allungandosi. E che comprende anche il taglio dei tigli di qualche giorno fa, e il rifiuto di ricevere il comitato di cittadini del Parco della GenesiI commercianti che aprono bottega in largo Giardino, infatti, sono sul piede di guerra: «Nessuno ci ha avvisato dell’inizio lavori. Ci siamo trovati le ruspe al lavoro a sorpresa due giorni fa, all’apertura dell’attività».

C’è modo e modo

Rassegnati e arrabbiati. E’ questo l’umore che serpeggia tra chi lavora in largo Giardino e che per i prossimi 90 giorni, ammesso che tutto vada via liscio, dovrà convivere con il cantiere “in casa”. «Sappiamo benissimo che i lavori vanno fatti – racconta più di un commerciante della zona – ma quello che ci ha lasciato davvero perplessi è il silenzio dell’amministrazione. Nessuno si è preso la briga di avvisarci o di comunicare che da un giorno all’altro sarebbero saltati una quindicina di parcheggi. Fondamentali per le nostre attività, soprattutto in questo periodo».

E interviene un altro commerciante: «Vediamo cosa succederà al giovedì, perché è quello il giorno più delicato per questa zona per via del palazzo di giustizia. E’ vero che dopo Covid e lockdown ormai siamo abituati a tutto. Però non ci sembra il modo di fare quello di farci trovare l’intera zona impacchettata e i mezzi che lavorano da un giorno all’altro». Insomma, i disagi dovuti ai lavori si sommano a quelli legati alla crisi sanitaria: «E nessuno fa sconti. Soprattutto a fine mese quando devo saldare l’affitto dell’attività».

La giunta motosega di Busto taglia anche la trasparenza

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