Rivoluzione in Fratelli d’Italia a Gallarate: il nuovo direttivo

Gallarate fratelli d’italia direttivo
Stefano Romano, coordinatore di FdI a Gallarate

GALLARATE – Insieme alla Sicurezza, delega consolidata con l’assessore Francesca Caruso, il Welfare e il Territorio rappresentano le priorità del neo coordinatore di Fratelli d’Italia a Gallarate, Stefano Romano. Che dice: «Con la nomina ufficiale, giunta dal Presidente di FdI Giorgia Meloni, alla guida del Circolo di Gallarate è necessario procedere alla creazione di una struttura del partito che sia agile, in contatto stretto con il territorio e in grado di dare vita ad azioni rapide ed efficaci ai problemi dei cittadini». La nuova organizzazione si baserà su un Direttivo e quattro Dipartimenti con il compito di coniugare le tematiche di politica locale con gli indirizzi di politica nazionale.

Il direttivo e i dipartimenti

All’interno del Direttivo ci saranno Luca Sorrentino, Elisabetta Rubino, Roberto Sciacca e Roberto Gjini, quest’ultimo referente dei giovani. Le tematiche legate al mondo del lavoro, della cultura e dell’istruzione e dei giovani saranno curate dal Dipartimento Lavoro, Cultura e Politiche giovanili guidato da Roberto Bianchi, già assessore con la Giunta Greco. A seguire il Dipartimento Territorio assegnato a Rossana Lombardo, che gode già di un’importante conoscenza del territorio maturata nelle consulte cittadine. Ancora il Dipartimento Attività Produttive e Urbanistica, guidato da Alessandro Frisoli, che seguirà due tematiche strettamente connesse con il tessuto urbano e produttivo di Gallarate.
Infine il Dipartimento Welfare e Sanità guidato da Giorgio Bardellini, medico anestesista.

Ospedale e Malpensa

«Il primo direttivo avrà come focus l’Ospedale Unico e Malpensa, temi strettamente connessi con la salute dei cittadini e con il mondo del lavoro in quanto rappresentano le due grandi realtà occupazionali dell’hinterland gallaratese», spiega Romano. «Per Malpensa è necessario procedere a un rilancio dell’aeroporto con progetti strutturali che riportino lo scalo della brughiera alla produttività pre-pandemia, già allora in forte difficolta a causa del ridimensionamento delle aspirazioni di Malpensa a diventare primo scalo lombardo. E’ necessaria una visione d’insieme che coinvolga il Governo, Amministrazioni locali e Enti territoriali per far ripartire non solo lo scalo ma anche e soprattutto l’indotto collegato che ha forte impatto sui Comuni limitrofi, Gallarate compresa».

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