Da Somma il primo sì all’espansione di Malpensa di soli 12 ettari

SOMMA LOMBARDO – Istituire una zona Sic per la conservazione della brughiera è l’obiettivo. «Ma bisogna farlo nel miglior modo possibile, così che lo sviluppo di Malpensa – che nessuno contrasta – avvenga in maniera equilibrata». Lavorando su questa linea, il sindaco Stefano Bellaria ha tenuto unita la maggioranza in consiglio comunale, ieri 25 settembre, nella discussione dell’ordine del giorno presentato da Sinistra per Somma per costituire un sito di interesse comunitario che tuteli la brughiera di Lonate Pozzolo e dell’aeroporto dall’ampliamento della Cargo City.

La vicenda

Mentre il ministro Salvini annunciava un decreto che superi il Parere motivato dell’Istruttoria Via, il territorio trattava per una soluzione di mediazione (una espansione del sedime di 12 ettari anziché di 44) che unisse gli attori coinvolti nella partita Masterplan. Il punto di partenza è l’assemblea dei sindaci del Parco del Ticino dello scorso luglio, quando i nove sindaci del Cuv e la Provincia di Varese votarono il rinvio del punto relativo alla costituzione della zona Sic. Il motivo? «Evitare prove di forza e far sì che le amministrazioni si muovano il più possibile in difesa del territorio», ha spiegato Bellaria in aula. «C’era infatti il rischio che la comunità del Parco si spaccasse a metà».

La strategia, le trattative, il Cuv

La strategia, ora, è percorrere la strada del confronto. Come? «C’è un decreto e c’è un Masterplan approvato. Da qui dobbiamo cominciare». L’appiglio è il Parere di Via presentato dal ministero, che di fatto non boccia di netto l’espansione della Cargo city. Ma anzi, ha riportato testualmente il sindaco, invita a seguire «soluzioni più aderenti all’attuale perimetro aeroportuale, quali quelle denominate 2 e 2a, sviluppandone il progetto esecutivo». In numeri, si parlerebbe di un ampliamento di circa 12 ettari del sedime invece dei 44 richiesti da Sea e Enac. Ecco perché si deve «cercare nelle pieghe del decreto una soluzione che garantisca la corretta espansione dell’aeroporto e tuteli il resto del territorio con la realizzazione del Sic». E qui si inserisce il decreto Salvini, che rischia di complicare le trattative.
Nel frattempo, il Cuv sta portando avanti le sue istanze. E anche se Somma si espone in consiglio comunale, Bellaria ha rassicurato che «la posizione dei nove sindaci rispetto al Sic è unitaria».

Le opere di mitigazione

In aula si è discusso anche delle opere di mitigazione e compensazione sottoscritte nel protocollo d’intesa del Masterplan. La richiesta è di impegnare Regione Lombardia affinché convochi il tavolo tecnico istituito, con un decreto, nel luglio 2022. L’ultimo incontro è avvenuto alla fine dello scorso anno, prima delle elezioni: «Si aspettava – le parole di Bellaria – la nuova giunta e il Parere di Via, ora vale la pensa rivedersi per organizzare quegli interventi già previsti nel Piano d’Area del 2009. Con il territorio protagonista».

Maggioranza unita

La maggioranza ha fatto fronte unito. Ha detto Claudio Brovelli, capogruppo di Sinistra per Somma e firmatario dell’odg: «Non abbiamo capito perché di fronte a quella prescrizione Confindustria, spedizionieri ed esponenti del governo si siano stracciati le vesti come se il Masterplan fosse stato bocciato e si attentasse al ruolo di Malpensa. Più semplicemente, è stata posta una prescrizione di buon senso, tesa a contenere l’ampliamento della Cargo city». Sottolineando che è «necessario conciliare la presenza di Malpensa con la qualità della vita di chi vi abita». E ha aggiunto: «Soluzione che Sea aveva scartato adducendo un maggior costo. Ma che, in realtà, è realizzabile. Quindi non si capisce il problema». Ha poi concluso: «Evidente che Sea vorrebbe avere mano libera sul territorio. Ma la politica ha invece il dovere di coniugare l’esistenza dell’aeroporto con il territorio e le comunità che vi vivono».

Opposizioni contro

Opposizioni contrarie, invece. «Sia il governo centrale che Regione hanno dimostrato sensibilità nei confronti del tema», ha detto Manuela Scidurlo (Fratelli d’Italia). «La fiducia che nutriamo nei loro confronti fa pensare che il territorio non sarà abbandonato. E le scelte che faranno nel merito dell’istituzione Sic saranno motivate e volte alla tutela complessiva del territorio». In ogni caso, «qualora si vogliano intraprendere azioni in tal senso, riteniamo che andrebbero fatte da tutti i Comuni coinvolti. Avanzando richieste agli enti superiori e non in ordine sparso». Così Mariangela Aguzzi Casagrande (Lega): «Si dovrebbe fare fronte comune a tutela del territorio. Le amministrazioni non possono pensare di promuovere le proprie idee con singole iniziative in consiglio comunale, ma si devono muovere in gruppo e stare uniti». Quindi Noi per Somma, con Alberto Barcaro: «Certi passaggi sono condivisibili. E se fosse arrivata una linea univoca da parte del Cuv non ci sarebbe stato problema a votare a favore. Invece a Somma prendiamo una posizione che magari altri Comuni non condividono».

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