Una vita spesa per il volontariato e lo sport: Varese saluta Luciano Piatti

VARESE – È scomparso sabato 21 maggio Luciano Piatti, storico volontario impegnato nel sociale a Varese. Fratello di Renato Piatti, a cui è stata dedicata la fondazione che ha sede in via Crispi, è stato un pilastro della storia di Anffas Varese, Asa Varese e della stessa fondazione, di cui fu uno dei promotori. I funerali si svolgeranno domani, 25 maggio, a Varese.

Il ricordo della Fondazione Piatti

A ricordarlo e omaggiarlo è proprio la fondazione con una nota. «È con profondo cordoglio che Fondazione Piatti si stringe attorno a Michela e ai familiari di Luciano Piatti. Oggi l’intera comunità – familiari, ospiti, volontari, operatori, dipendenti e collaboratori tutti – desidera condividere questi ultimi momenti di “saluto” e l’immensa gratitudine per ciò che Luciano è stato e per ciò che ha fatto». Franco Radaelli, direttore generale della fondazione, lo ricorda come «un uomo e un volontario illuminato, concreto e carico di vero senso della solidarietà».

Impegno costante

Luciano Piatti era sempre impegnato in prima linea nei progetti dedicati ai ragazzi della fondazione, che lo ricordano per i suoi gesti calmi e attenti, per la sua presenza affettuosa sempre discreta ma indispensabile per rendere concrete tante importanti attività. E ancora, per la sua pragmatica ironia come ricorda Paolo Bano, presidente di Anffas Varese, riassumibile nel motto «non prendiamoci troppo sul serio, ma facciamo le cose sul serio». A parlare di Luciano Piatti sono le tante testimonianze di chi ha avuto il privilegio di stargli accanto in questi anni, come quella di Michele Imperiali che ricorda: «La cosa più importante è quando mi ha fatto provare l’esperienza di sciare con una persona non vedente».

Dallo sport alla fondazione

Luciano Piatti si è occupato infatti anche di sport: in una recente intervista raccontava la storia della Polha, un’esperienza cominciata con il figlio di Renato e Cesarina che nel 1984 vinse ben due medaglie d’oro. Da lì la squadra si ingrandì sino a coinvolgere 15-16 persone. Come volontario ha continuato poi a gestire l’autoparco della Fondazione Piatti. Cesarina Del Vecchio, presidente della fondazione, ricorda un suo gesto di 40 anni fa. «Quando nell’82 Renato è venuto a mancare, ricordo una lettera che Luciano mi ha scritto. In sostanza il messaggio era: fai sì che quello in cui lui credeva diventi il tuo obiettivo». E così fu, con una missione, quella di essere accanto alle famiglie, scelta da entrambi 40 anni fa.

40 anni dopo

Dopo la scomparsa improvvisa di Renato, Luciano Piatti e Cesarina Del Vecchio si sono dedicati intensamente all’associazione nella quale lui tanto credeva. Nel 1987, insieme ad altre 4 famiglie hanno avviato una sorta di centro diurno a Bobbiate. Nel 1991, insieme ad altri amici volontari, hanno costituito l’Associazione sportiva Asa Varese, tuttora attiva. Negli anni successivi – con amici e collaboratori – hanno dato vita a diversi servizi per persone con disabilità intellettiva contribuendo nel 1999 a costituire la Fondazione Renato Piatti onlus, ente a marchio Anffas. Da allora la fondazione ha fatto tanti passi avanti, è cresciuta in termini di risposta ai bisogni e accoglienza delle persone con disabilità e ha diversificato la sua proposta raccogliendo attorno a sé anche la presa in carico precoce dei bambini con disturbi dello spettro autistico. Oggi è una realtà con 18 unità di offerta accreditate con più di 400 collaboratori che, ogni giorno, si prendono cura di oltre 600 persone, bambini e ragazzi. «Luciano – conclude Franco Radaelli – è un altro pezzo di storia che se ne va lasciando un vuoto enorme e al contempo un monito: continuate a fare la vostra parte!».