Varese PratiCittà presenta altri candidati. Galimberti: «Competenze per la città»

Varese Praticittà

VARESEAltri sette candidati per Varese PratiCittà. La lista civica a sostegno di Davide Galimberti ha svelato questa mattina, sabato 24 luglio, altri nomi che vanno ad aggiungersi ai componenti già annunciati dalla lista nelle scorse settimane. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di avere in squadra persone competenti che rappresentano le esigenze della città.

Passione e competenza

«Proseguiamo con i nostri appuntamenti di presentazione dei candidati – ha esordito Ivana Perusin – ci piace questo metodo per dare visibilità alle persone che stanno dando il loro tempo e la loro passione per Varese Praticittà». Con questi nuovi nomi diventano 25 i candidati già presentati dalla lista che si avvia verso il completamento della squadra. «Sono candidati che rappresentano molto bene la città e le esigenze dei diversi cittadini – ha aggiunto Davide Galimberti – la nostra è la visione di un’amministrazione sempre più vicina ai cittadini con un grande senso civico. È bello avere tante persone rappresentative che ci mettano la faccia, che siano in prima linea a portare avanti valore e idee, perché saranno 5 anni particolarmente delicati. Avere persone competenti nei vari settori è un valore aggiunto per la coalizione ma soprattutto per la città».

I profili dei candidati

Greta Albanese – 38 anni, si è laureata in Educazione Professionale presso l’Università dell’Insubria. in Audiometria presso l’Università di Siena, e ha un master sui disturbi specifici dell’apprendimento. Ha tre figlie. fa volontariato a livello locale e internazionale, e dal 2006 lavora presso l’Ospedale di Circolo di Varese occupandosi di sordità infantile. «Ho trovato nel programma di PratiCittà e nelle persone che lo hanno creato una progettualità in linea con le mie idee e i miei valori e sono pronta a dare il mio contributo per la sua realizzazione».

Gianmario Bragagnolo – 47 anni, lavora nel settore del food ed è molto appassionato e partecipe alla vita cittadina: appartiene al gruppo degli Alpini ed è volontario della Protezione Civile. «Nel periodo della pandemia ho dedicato il mio tempo all’aiuto ed al sostegno delle persone più fragili, attraverso la consegna della spesa a domicilio agli anziani ed alle persone che avevano contratto il virus . Attualmente, sempre con la Protezione civile, presto servizio al Centro Vaccinale della Schiranna. In questo periodo così complesso a causa della pandemia, ho vissuto in prima linea le necessità della città ed ho maturato la convinzione che la città ha bisogno della partecipazione e del lavoro di tutti noi».

Paola Fazio – nata a Napoli, è stata una delle prime donne in Italia ad esercitare la professione di magistrato a partire dal 1969, occupandosi di diritto fallimentare, penale e civile tra Milano e Varese. «Sono passata attraverso le vicende umane delle persone che si sono presentate a me, nel mio ruolo di magistrata: il lavoro è stato sempre gratificante e io l’ho vissuto da dentro. Scelgo Varese PratiCittà – Davide Galimberti Sindaco perché ho apprezzato molto l’amministrazione degli ultimi anni: sono state fatte tante cose e la città è finalmente in movimento».

Fabrizio Forzinetti – 33 anni, laureato in Scienze della Comunicazione, ha una formazione artistica ed è atleta paralimpico e responsabile dell’area agonisti nella sua società sportiva. «Ho fatto parte di alcuni collettivi artistici sul territorio, mi sono impegnato in diverse realtà politiche, e mi sono dedicato con passione alla promozione dello sport paralimpico e della persona con disabilità con le sue potenzialità e problematiche del quotidiano. Credo nel progetto di PratiCittà che ho da subito percepito come vincente, sano e coeso, e sono convinto di poter dare un contributo reale perché grazie alle esperienze maturate negli anni posso offrire alla nostra lista una visione su più fronti e una prospettiva della politica a cavallo tra due generazioni».

Gaetano Marchetto – 58 anni, è sposato ed è in pensione. Ha lavorato inizialmente nel settore commerciale, poi con la perdita della vista è passato al settore bancario come programmatore e centralinista. «Oltre all’attività lavorativa. sono stato coordinatore per l’autonomia Presso l’Unione Italiana ciechi e ipovedenti di Varese. e presidente della sezione dal 2015 al 2018. Ho praticato e promosso lo sport disabili in molte discipline e presieduto l’Asd Ciechi e lpovedenti Sportivi Varesini tra il ’96 e il 2002. Adesso vorrei offrire un contributo per una città più accessibile, più smart, senza più barriere architettoniche-sensoriali-intellettive, per un trasporto urbano fruibile da tutti e la cura dei servizi per le persone con fragilità».

Davide Giardini – 29 anni, laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano e master di in Diritto Sportivo e rapporti di lavori nello sport all’Università di Milano-Bicocca, lavora in uno studio legale e collabora con una società di calcio. «Sono Varesino dalla nascita e innamorato di Varese e del suo territorio. Il mio tempo libero lo dedico allo sport giovanile, credo fortemente nei valori che lo sport è in grado di trasmettere: sacrificio, unione, dedizione, impegno. Ritengo lo sport un veicolo fondamentale per la crescita personale dei ragazzi. Ho deciso di sposare la lista civica Praticittà per la grande attenzione che ha posto sugli adolescenti, sulla loro formazione e sul loro percorso educativo e reputo che lo sport svolga un molo fondamentale in ciò».

Sara Marolli – 27 anni, laureata in economia con un master in marketing, lavora in un gruppo bancario e si occupa di comunicazione. «Negli ultimi anni ho studiato e lavorato all’estero, ma quest’anno sono tornata definitivamente a Varese, la mia città natale che tanto mi è mancata e che sono riuscita ad apprezzare ancora di più stando lontana. Aderire alla lista civica Varese PratiCittà per me è una grande opportunità per rimettermi a disposizione della mia città. Sono sempre stata attenta alle tematiche sociali e molto attiva in progetti di volontariato sul territorio, credo che insieme possiamo rendere Varese una città sempre più inclusiva, dove la diversità diventi ricchezza e ognuno si senta parte di una grande famiglia che è la nostra comunità».

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