Verso il primo consiglio: Fisco (Pd), Boldetti (PdL) e Bison (Lega) capigruppo

Da sinistra Fisco, Boldetti, Bison

VARESE Giacomo Fisco per il Partito Democratico, Barbara Bison per la Lega e Luca Boldetti per Varese con Bianchi, gruppo che in consiglio siederà con un nuovo nome Polo delle Libertà. E ancora: Giuseppe Pullara per Lavoriamo per Varese e Maria Paola Cocchiere per Praticittà. Se i nomi per dem, Carroccio e moderati di centrodestra sono orami certezze solo da ratificare al primo consiglio comunale, quelli delle due liste civiche del sindaco sono legati alla “nomina” dei consiglieri delegati.

Si va quindi componendo lo scacchiere del capigruppo in consiglio a Palazzo Estense. Se si escludono: le forze rappresentate da un solo consigliere, il Partito Democratico e la Lega, la situazione è di cantiere aperto, ma ben avviato. Ma andiamo con ordine. Ma la geografia completa verra tradotta ufficialmente sabato 6 novembre, data del primo consiglio comunale del Galimberti bis.

La guida dei dem

Il nuovo che avanza. La decisione di affidare la guida del gruppo consigliare a Giacomo Fisco è arrivata nella riunione di partito che si è tenuta ieri sera (venerdì 29 ottobre). In lizza, ma con poche chance di arrivare c’erano anche nomi “storici”. Ipotesi alimentate più da ambizioni personali che dal sentiment politico del PD. Che ha optato per una figura giovane con alle spalle una buona esperienza (un mandato da consigliere a Palazzo Estense e in Provincia).  E nel segno della continuità, visto che Fisco raccoglie il testimone da Luca Conte, anagraficamente giovane. E a conferma che tra i piddini si è chiusa l’epoca del “Rosso Antico”. Vice capogruppo Helin Yildiz.

Da Varese con Bianchi a Polo delle Libertà

Capogruppo e cambio del nome della lista. Varese con Bianchi sindaco in consiglio diventa Polo delle Libertà. Novità che marca il passaggio da lista elettorale a gruppo politico. E a guidare i consiglieri sarà Luca Boldetti, ex lista Orrigoni e anima della componente civica (ma anche dell’area ciellina, che fa riferimento a Enrico Angelino e Mauro Pramaggiore).

«Il nome – spiega Piero Galparoli – è in continuità con il gruppo dei moderati in Provincia dove c’è il Polo civico delle libertà. L’acronimo del nome scelto poi richiama anche la nostra storia politica, anche se in campo ora c’è un progetto nuovo che abbiamo avuto di spiegare in questa campagna elettorale con la nostra lista che ha raggruppato tutti i moderati dei centrodestra».

Enrico Angelini, presente in conferenza stampa (sabato 30 ottobre) insieme a Simone Longhini, il commissario cittadino Domenico Battaglia, Giovanni Chiodi, Gabriella D’Amato (Popolo della Famiglia) e Rosa Tagliani, ha parlato di «ricostruzione del centro, all’interno del centrodestra, di cui oggi si sente un grande bisogno».

Giovanni Chiodi ha ribadito la volontà di «dare continuità alle sfide amministrative dal Comune alla Provincia. Partendo da un risultato che ci ha detto che esiste un elettorato che guarda al nostro modo di fare politica e quindi dobbiamo farlo crescere».

Forza Italia è la componente che ha maggior peso rispetto a Noi con l’Italia, Popolo della famiglia e Civici, ma sul capogruppo non ha fatto valere i numeri, ma l’obiettivo condiviso dalla lista fin dall’inizio. «Noi – ha detto il commissario azzurro Battaglia – siamo una forza dialogante e che guarda al progetto più che alle posizioni personali di partito. E così ci comporteremo in consiglio».

La Lega

Il consigliere regionale Emanuele Monti era indicato (negli ambienti leghisti) come il papabile a prendere in mano le redini della truppa leghista a Palazzo Estense. Ma negli ultimi giorni, soprattutto dopo che sarebbe tramontata l’ipotesi di candidare Barbara Bison alla presidenza del consiglio, sono salite le quotazioni della leghista capolista alle ultime amministrative. Scelta che troverebbe fondamenti politici nel fatto che Bison è una militante stimata sul Carroccio, Non bisogna dimenticare poi che prima di Maroni la candidata sindaco era proprio l’ex sindaco di Gornate. Poi candidata come capolista.

In Lega Varese poi, seppur slegato dall’attività consigliare, c’è il tema del commissario cittadino. Questione che troverà una soluzione dopo il primo consiglio comunale. A quanto si dice un’ipotesi di nome c’è già, ma sta ben sigillata nel taschino della giacca del commissario provinciale Stefano Gualandris. Il quale non scuce un indizio sul successore di Angioy, ma dice: «Stiamo ragionando se andare subito a congresso o commissariare la sezione per un paio di mesi. Vedremo».

I consiglieri delegati

Il sindaco Galimberti, al momento della presentazione della nuova squadra di assessori, ha svelato la sua intenzione di voler lavorare su una serie di temi ritenuti strategici e che verranno affidati (con delega) ad alcuni consiglieri. Intenzione che al momento non ha nomi. Anche se pare ormai quasi certo che, ad esempio, Guido Bonoldi seguirà il tema della Sanità. Se così fosse, per una questione di equilibri e ruoli, il ruolo di capogruppo di Lavoriamo per Varese potrebbe essere affidato Giuseppe Pullara.

Lo stesso ragionamento potrebbe valere per Praticittà. Ovvero: Coen Porisini alla presidenza del consiglio, a Francesca Strazzi la delega ai Giovani, anche in continuità con il lavoro svolto sulla tematica nel primo mandato Galimberti e in veste di assessore e Maria Paola Cocchiere capogruppo.

Sulla geografia interna, sia Lavoriamo per Varese, sia Praticittà ci stanno lavorando tenendo come possibile road map gli schemi illustrati qui sopra.

Concittadino in assemblea

Chi tra Maria Grazia D’Amico e Dino De Simone sarà capogruppo di Progetto Concittadino lo deciderà l’assemblea degli iscritti. Che verrà convocata nei prossimi giorni e durante la quale si discuterà anche delle linee da tenere in consiglio a sostegno della maggioranza e di Galimberti. E anche qui, ma per ora non ci sono indiscrezione, il nome potrebbe dipendere anche dall’arrivo di una delega da consigliere.

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