Busto, in consiglio Antonelli “cancella” Farioli e prepara il bis: «Non è finita qui»

BUSTO ARSIZIO – Consiglio comunale al penultimo atto con una raffica di delibere approvate. La maggioranza, e in particolare il sindaco, è già in forma per la campagna elettorale, l’opposizione apparentemente un po’ meno. Via libera al nuovo piano urbano del traffico, all’aumento di capitale di Agesp (funzionale all’avvio di Neutalia), alla nuova convenzione con l’università dell’Insubria, agli equilibri di bilancio e alle modifiche ai regolamenti edilizi, oltre che all’approdo sui banchi della Lega del neoconsigliere Alessandro Cova in sostituzione del dimissionario Livio Pinciroli. La seduta si tiene in presenza, per la prima volta dal 27 febbraio 2020 e per l’ultima volta di questa consigliatura (la prossima del 29 luglio è stata convocata in streaming).

Il promemoria

È la penultima seduta del consiglio comunale dell’era Antonelli, ma finisce quasi per essere un monologo della maggioranza, che coglie l’occasione della delibera sullo stato di attuazione dei programmi per tracciare un bilancio di quanto fatto, utile promemoria anche in previsione della campagna elettorale. Ciascun assessore parla del proprio settore, poi tocca al sindaco Antonelli. Che premette: «Ho un po’ di assessorati da raccontare». Oltre ad aver assunto ad interim le deleghe del dimissionario Gigi Farioli deve rimpiazzare anche l’assessore al bilancio Paola Magugliani, assente giustificata.

Farioli “dimenticato”

Sui settori “ereditati” da Farioli (tecnologia, educazione e personale) arrivano elogi per il «grosso lavoro» e ringraziamenti ai dirigenti e agli staff. Neanche una parola invece per l’ex sindaco, rimasto in carica come assessore per quasi quattro anni. Anzi, sulle scuole Antonelli, che fa sapere che le consigliere Paola Reguzzoni e Cinzia Daniela Cerana «si sono offerte di darmi una mano», ci tiene a rivelare di aver «convocato tutti i tavoli che non erano stati convocati», tra cui «settimana prossima un incontro per tutte le scuole cittadine, comunali e anche provinciali, e uno per le mense. Perché non abbiamo intenzione di ripetere i problemi dello scorso anno».

«Meglio del passato»

Sul bilancio invece Antonelli non manca di ringraziare l’assessore Magugliani e di rivendicare che «i conti sono migliorati rispetto alle consigliature precedenti pur avendo fatto molto di più», mentre sui lavori pubblici, delega che ha mantenuto per sé dall’addio di Alberto Riva nel 2017, il sindaco sottolinea che «di roba ne è stata fatta veramente tanta», dai 10 milioni di interventi sulle scuole ai 1500 nuovi posti auto ricavati in città, fino al sottopasso che ha «appena visto la luce» (letteralmente). Unico neo il Campus di Beata Giuliana, anche se «il lavoro che l’amministrazione doveva fare l’ha fatto».

I sassolini di Antonelli

Poi arriva il momento di togliersi qualche sassolino. Come quando rivendica lo sblocco dopo decenni dell’area delle Nord, grazie a «41 milioni di finanziamenti garantiti», ricordando «le ironie» che avevano accompagnato l’ambizioso progetto della “promenade” verde. E sottolineando che – forse ancora con Farioli nel mirino? – «la città si costruisce non con le parole ma con il lavoro sinergico anche modificando scelte fatte in precedenza per far crescere la città». E ancora: «Devo ringraziare meno coloro che hanno lavorato con spirito di rivalsa» rivela Antonelli, che rivendica anche le scuole «fiore all’occhiello ben prima che se ne accorgesse qualche personaggio importante in visita nella nostra città». E qui la frecciatina sembra rivolta all’ex ministro Lucia Azzolina, appena ospitata al Diploma Day dell’ITE Tosi dalla preside Amanda Ferrario.

Tempi supplementari

L’ultimo sassolino è per il PNRR: «Questa amministrazione non avrà paura di usare i fondi del Pnrr, come qualcuno ha detto. Verranno utilizzati in maniera professionale, senza chiacchiere inutili». La conclusione, dopo aver ricordato le sfide di Accam e del nuovo ospedale, citando Piero Magistrelli: «E non è finita qui». Lo sguardo è alla campagna elettorale che potrebbe aprire le porte all’Antonelli-bis. «Rimbocchiamoci le maniche come  facevano i bustocchi benemeriti, come il dottor Stella, Gian Pietro Rossi e altri il cui nome è inciso sulle lastre di marmo dell’atrio delle vedute». Al voto sullo stato d’attuazione dei programmi l’opposizione, che dopo le esternazioni del sindaco rimane sostanzialmente silente, vota contro. Ma nemmeno l’esperienza del consiglio è finita qui, dato che ci sarà un’ultima seduta settimana prossima, il 29 luglio alle 21, per la liquidazione di Accam.

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