Casorate, Cassani cambia idea. La querela è per Marson, Poli e Crosta

Sindaco casorate indagato archiviato

CASORATE SEMPIONE  – Il sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani, si è rimangiato la parola rispetto a quanto aveva dichiarato lo scorso 25 giugno in consiglio comunale. La querela per diffamazione aggravata è rivolta proprio ai due consiglieri comunali di minoranza che fecero un esposto in procura contro di lui e che, quella sera, aveva detto di non voler denunciare, probabilmente per dimostrarsi moralmente superiore: Tiziano Marson (Pd) e Gianluigi Poli (Alternativa civica). C’è anche un terzo destinatario ed è Alberto Crosta, un cittadino che nei giorni seguenti diramò alla stampa un proprio intervento sulla vicenda del presunto abuso di ufficio, un’ipotesi di reato che 18 mesi di indagini hanno ritenuto infondata.

Ha cambiato idea

«Tutti mi hanno consigliato di querelarvi per diffamazione e calunnia, ma ho deciso di non farlo perché preferisco dimostrare alla popolazione lo spessore morale dei consiglieri Tiziano Marson e Gianluigi Poli», disse in aula Cassani, così come dimostrato al minuto 12 del video qui sotto. Evidentemente sono bastate poche settimane per cambiare idea, visto che il Comune ha investito 722 euro di risorse pubbliche in un avvocato per tutelare la sua figura istituzionale. La determina era stata firmata qualche giorno fa, ma non erano stati resi noti i destinatari della querela. Oggi il sindaco scrive sulla pagina di Rinascita civica: «Avevo avvertito che non avrei accettato ulteriori accuse diffamatorie, ma forse i responsabili erano troppo impegnati a “fare gli offesi” per ascoltare. Dopo 4 anni di continui attacchi, la giunta ed i miei consiglieri, mi hanno convinto a tutelare la mia immagine e quella dell’Amministrazione in modo ufficiale, depositando una querela non a titolo personale (quelle le ho già fatte e pagate di tasca mia) ma a tutela dell’immagine che rappresento come primo cittadino».

 

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