VARESE – «Verrò a Varese dopo l’estate per la campagna elettorale. Per noi è una partita molto importante, perché Davide Galimberti ha fatto un ottimo lavoro». Lo ha detto il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, intervenendo ad un incontro online che è stato trasmesso questa sera, mercoledì 7 luglio, sulla pagina Facebook della sezione cittadina del Pd. Con lui il sindaco di Varese Davide Galimberti, che in vista delle elezioni ha parlato di una grande partecipazione a suo supporto, contro quello che ha definito lo “spauracchio Lega”.
Pnrr: gli investimenti che sono mancati
Enrico Letta è intervenuto in occasione della data conclusiva del ciclo di appuntamenti via web dal titolo “La Finestra”, che il Pd di Varese ha organizzato negli scorsi mesi per affrontare i temi di attualità dell’azione amministrativa. A coordinare il dibattito il segretario cittadino Luca Carignola, che ha subito introdotto il primo argomento, quello del Pnrr. «Dopo decenni per la prima volta l’Italia ha delle previsioni di crescita, date dalla Commissione Europea, che non sono da zona retrocessione – ha detto Letta – oggi siamo nella parte alta della classifica. L’Europa è stata intelligente con il Pnrr, che prevede investimenti di lungo periodo, quelli che sono mancati in Italia negli ultimi 20 anni. Sarà importante il coordinamento degli enti locali».
L’esperienza di Varese
E proprio sul ruolo delle amministrazioni si è soffermato Davide Galimberti, che ha riflettuto sull’azione svolta dalla sua giunta comunale. «In questi 5 anni il Comune di Varese si è comportato come se le disponibilità del Pnrr fossero già a disposizione. Abbiamo partecipato a tutti i possibili bandi per portare a casa risorse e risolvere problematiche che la città attendeva da decenni. Ora c’è una grande opportunità che vogliamo cogliere pienamente: si decide il futuro dei territori per i prossimi 20-30 anni. Ci siamo portati avanti nei mesi scorsi inserendo in un documento una serie di progetti da poter realizzare con queste risorse».
Il ruolo dei sindaci e i giovani al voto
Quindi è stato affrontato il tema delle responsabilità dei sindaci. «Bisogna rivalutare il ruolo dei sindaci, che è stato svalutato nel corso degli anni, sbagliando – ha osservato Letta – non è possibile che un sindaco sia retribuito un quarto o un quinto di un consigliere regionale. C’è l’impegno del Pd su questo». Altro argomento toccato dal leader dei dem è stato quello della partecipazione dei giovani. «Domani si concluderà l’iter per il cambiamento della Costituzione, che darà ai 18enni la possibilità di votare per il Senato. Dobbiamo dare più opportunità ai giovani che oggi stanno scappando dall’Italia. Le elezioni amministrative saranno un primo test per capire se riusciamo a riportare i giovani a votare e a votarci. Sarà la prima cosa che andrò a vedere dopo le elezioni».
Lo spauracchio Lega
Per quanto riguarda invece la realtà di Varese Letta è convinto che gli elettori non si faranno influenzare da temi nazionali. «Le amministrative sono amministrative: si vota per i comuni e il giudizio dei cittadini di Varese non sarà su vicende nazionali. Davide si porta con sé un ottimo lavoro fatto in questi anni». Anche Galimberti si è soffermato sul tema dei giovani, ricordando come siano diversi i gruppi e associazioni giovanili locali che faranno parte dell’alleanza a suo sostegno. «Rispetto a 5 anni fa abbiamo più presenza di giovani e di donne, è importante perché la politica ne ha bisogno». Ed è in effetti una coalizione ricca ed eterogenea quella che punta sulla ricandidatura di Galimberti. «Il segreto di quest’alleanza molto ampia – ha detto lo stesso primo cittadino uscente – è lo spauracchio di riavere la Lega in città. Questo è il vero tema che in tante città e anche a Varese sta preoccupando molto ed è il motivo per cui molti cittadini ci stanno mettendo la faccia. Varese ha bisogno di stabilizzare questa modalità di amministrare che rappresenta un cambio di passo decisivo agli oltre 20 anni di Lega, che hanno prodotto molte inefficienze oltre a lasciarci un bel buco nei bilanci comunali, che annualmente dobbiamo purtroppo coprire».
