Ernest Airlines chiede il concordato preventivo. I 200 lavoratori sperano

Ernest Airlines concordato preventivo

MALPENSA – Ha chiesto il concordato preventivo Ernest Airlines, compagnia aerea basata a Malpensa a terra dallo scorso 13 gennaio per la sospensione della licenza da parte di Enac. E’slittato dunque di otto giorni l’incontro previsto per ieri al ministero del Lavoro in cui i vertici aziendali avrebbero dovuto comunicare il destino del vettore.

Il concordato preventivo

Da fonti sindacali si apprende che Ernest Airlines ha avviato la pratica al tribunale di Milano per richiedere il concordato preventivo. Se il giudice dovesse concedere questa opportunità potrebbe essere il primo passo per sperare di tornare a volare. I 200 dipendenti rimasti a terra verrebbero infatti gestiti con la cassa integrazione in attesa di riorganizzare l’attività operativa. Naturalmente si tratta soltanto dello scenario più ottimistico, perché le insidie non mancano così come le difficoltà di ripartire dopo lo stop imposto dall’autorità amministrativa che a fine a dicembre ha scoperchiato lo stato di crisi in cui versava la low cost milanese.

Presidio a Roma

Nel frattempo, per tenere alta l’attenzione sulla loro sorte, una delegazione dei 200 lavoratori di Ernest parteciperà giovedì al presidio organizzato dai sindacati sotto la sede del ministero a Roma per i 1450 dipendenti di Air Italy a rischio licenziamento dopo la decisione dei vertici di avviare la liquidazione in bonis. Non è un buon momento per Malpensa se si considera che entrambe le compagnie aeree avevano la loro base principale proprio in brughiera. L’impatto occupazionale rischia di pesare, senza contare che la crisi dei due vettori italiani ha fatto perdere a Malpensa da un giorno all’altro numerosi collegamenti, tra cui quelli strategici verso il Nord America inaugurati dalla ex Meridiana soltanto due anni fa.

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