Il 22 maggio 1948 si costituì la Società “Aeroporto di Busto Arsizio”: fu la pietra miliare che portò alla costruzione di Malpensa. L’aeroporto compie dunque oggi 75 anni, un anniversario che verrà degnamente celebrato tra otto giorni con la riapertura del Terminal 2.
Sotto il profilo operativo, si tratta dell’ultimo tassello mancante per dichiarare finalmente terminata la lunga parentesi negativa innescata dal Covid. Ma insito è l’aspetto simbolico: per Malpensa si tratta dell’ennesima rinascita, il nuovo capitolo di una saga che negli ultimi venticinque anni ha visto gli annunci di un grandioso avvenire scontrarsi con profondi momenti di crisi che ciclicamente hanno vanificato aspettative e investimenti.
Parlate con un albergatore o con qualsiasi altro imprenditore del vasto (e ormai irrinunciabile) indotto creato sul territorio da Malpensa. Prima le Torri Gemelle nel 2001, poi il dehubbing di Alitalia in concomitanza con la grande crisi finanziaria del 2008. Nemmeno il tempo di rialzare un po’ la testa ed ecco il vulcano islandese, la bocciatura del primo Masterplan e il decreto Linate che misero seriamente a repentaglio l’esistenza stessa di Malpensa. A salvare l’aeroporto contribuirono Expo nel 2015 e la sua onda lunga che arrivò fino al 2019, l’anno dei record e del Bridge. Fu proprio in quegli istanti che la crescita dello scalo varesino sembrava inarrestabile e chi potè ci mise ancora soldi e speranze. Ma furono illusioni.
Dall’apice al baratro si passò in un colpo di tosse: un virus in poche settimane paralizzò il mondo come mai era accaduto prima e – sotto il profilo economico – causò danni al trasporto aereo come a pochi altri settori. Il Terminal 2 chiuse il 15 giugno del 2020. Era un lunedì e nessuno avrebbe potuto immaginare che ci sarebbero voluti tre anni per riaprirlo. I freddi numeri dicono che la crisi generata dal Covid è ormai alle spalle e tutti gli scenari indicano una crescita costante di traffico e passeggeri. Al netto dell’ennesimo terremoto economico, politico, finanziario, ambientale, sanitario. Ecco perché, tralasciando la solita lattanza o la vana retorica, per i suoi 75 anni all’aeroporto auguriamo soltanto un po’ di continuità. Quella che dall’apertura di Malpensa 2000 non hai mai avuto.