Nuovo ospedale, Farioli striglia Busto: «Ancora al punto di partenza, è un fallimento»

BUSTO ARSIZIO – «Se dieci anni dopo la nascita, dal basso, del percorso verso il nuovo ospedale siamo ancora qui, al punto di partenza, è un simbolo di fallimento e incapacità di averlo continuato. Deve servire da monito e da ulteriore responsabilità». Il j’accuse dell’ex sindaco Gigi Farioli, che con la sua associazione Officina delle Idee 2.0 ha promosso il confronto pubblico sulla sanità insieme alla Fondazione Carnaghi Brusatori, arriva dal palco dei Molini Marzoli. E se lo imputa in parte anche «personalmente», quando ricorda l’asse tra Busto e Gallarate, nato ai tempi della riforma sanitaria regionale dell’era Maroni, che portò all’istituzione dell’ASST Valle Olona e subito dopo al rilancio del progetto del nuovo ospedale. «Non è possibile che allora due amministrazioni di colore diverso (quella guidata dallo stesso Farioli a Busto e quella di centrosinistra del sindaco Guenzani a Gallarate), proposero l’unità oltre i campanili, mentre negli ultimi anni si è rimasti fermi nonostante il Covid».

Inerzia e ritardi

Un atto d’accusa che prende di mira «l’inerzia» delle amministrazioni locali di Busto e Gallarate. Ricordando i passaggi che hanno anticipato l’avvio dell’iter dell’accordo di programma deliberato il mese scorso da Regione Lombardia, almeno sette anni dopo dall’annuncio dell’allora governatore Roberto Maroni dell’intenzione di edificare quello che veniva definito “l’ospedale unico”. Un sogno e un percorso, quello del nuovo ospedale – sottolinea Farioli – nato tre amministrazioni fa, dal basso, da un emendamento, fatto straordinario, che cambiò una legge regionale e che fu il presupposto per cui un mese dopo fu messo un capitolo di bilancio per quello che era l’unico intervento sulle nuove spedalita regionali». Insomma, par di capire che con il tempo trascorso il nuovo ospedale lo si sarebbe già potuto costruire. Ecco perché Farioli parla di «fallimento». Ma l’inerzia continua, dato che «dopo la delibera che ha riavviato l’accordo di programma per il nuovo ospedale il Comune di Busto e Gallarate avrebbero dovuto, entro 15 giorni, varare una determinazione che permetta di governare un accordo di programma sulle rispettive aree degli ospedali esistenti per la riconversione». Per ciascuno dei due sedimi ospedalieri sarà infatti ciascun Comune a dover svolgere il ruolo di regia di un accordo di programma per la riqualificazione e il riutilizzo delle aree.

«Sta passando il treno»

Ma l’ex sindaco guarda avanti: «Sta passando un treno che non è solo infrastrutturale ma è anche culturale. Dobbiamo dare i binari giusti – le parole di Gigi Farioli – è una sfida che costringe Busto alla leadership del territorio. Costruire un nuovo ospedale vuol dire In quest’ottica dalla tavola rotonda dell’Officina delle Idee 2.0 viene lanciata una proposta L’Ospedale di Busto fu costruito dal basso, da un’associazione che si riuniva vicino a piazza Santa Maria, da cittadini di tutti i ceti: e allora costruiamo un comitato pubblico e privato che accompagni d’ora in poi la sanità territoriale, coinvolgendo universitari, medici, professionisti, architetti, ingegneri, la società civile, il mondo del credito e delle imprese, per fare qualcosa di più di un dibattito pubblico».

Il dibattito politico

Il primo dibattito pubblico sul nuovo ospedale e sul futuro della sanità territoriale, come lo aveva annunciato Farioli, non ha deluso le attese. E nonostante la fragorosa assenza dell’amministrazione comunale – che pure «era stata invitata», come ci tiene a far sapere l’ex sindaco – ha coinvolto una parte importante dell'”arco costituzionale” bustocco. A partire dal capogruppo del PD Maurizio Maggioni, che dribblando la controversia sulla collocazione invita a parlare di «un nuovo ospedale, più che di ospedale nuovo», riferendosi ad «un modello diverso di organizzazione delle cure per acuti», invoca la necessità di istituire «un organismo di governance territoriale che dia risposte istituzionali» sul tema della sanità. Marco Lanza, capogruppo della Lista civica Antonelli Sindaco, a nome dell’associazione Libertas fa sapere di essere interessato soprattutto al destino dell’attuale ospedale: «Ci sono nato e ci tengo a sapere che ne sarà di questa struttura». Il capogruppo della Lega Alessandro Albani ribadisce di essere «favorevole al nuovo ospedale», mentre l’architetto Nicola Magistretti, già candidato di Italia Viva (ma a Varese) nella lista dei Riformisti, invoca «il dibattito pubblico (quello formalizzato per le grandi opere, ndr) quando ci sarà il progetto del nuovo ospedale».

Quali opere viabilistiche?

Infine Roberto Blanco, ex Fratelli d’Italia, richiama all’attenzione la delicata questione della viabilità, su cui «si spendono parole al vento da anni, mentre nel frattempo l’area del Sempione è stata stravolta», in particolare con la nascita del retail park all’ex Mizar. «Non si può fermare il traffico, servono soluzioni». Su questo fronte però il Dg di Asst Valle Olona Eugenio Porfido chiarisce: «Nell’accordo strategico con Regione Lombardia i comuni di Busto e Gallarate hanno ottenuto 11 milioni aggiuntivi per nuove opere per la viabilità di contorno dell’ospedale».

busto arsizio nuovo ospedale Farioli – MALPENSA24