BUSTO ARSIZIO – “Il Natale, quando arriva arriva” diceva il mitico Renato Pozzetto in una celebre pubblicità. A Busto, in quest’anno di Covid, è arrivato con largo anticipo. Perlomeno nei suoi segni visibili e nei simboli che lo accompagnano. Nella speranza che la zona rossa possa presto tramutarsi in arancione, come auspicato dall’assessore regionale al welfare Giulio Gallera proprio ieri, 14 novembre, in visita all’ospedale di Busto Arsizio, e dare un minimo di sollievo anche al mondo del commercio e della ristorazione, che sul periodo prenatalizio si giocano una buona fetta dei loro fatturati.
Il Presepe in piazza
Ieri è stato il giorno dell’allestimento del tradizionale Presepe di piazza Santa Maria. Un’istituzione ormai, passata di mano dall’associazione “Quelli del ’37” alla onlus Amici di Alessandro Colombo e quest’anno predisposto dai volontari del comitato di Busto della Croce Rossa Italiana. «In un momento cosi complicato e drammatico, con orari di lavoro stremanti e tanti sacrifici, vedervi in piazza questa sera è stato emozionante – il commento del sindaco Emanuele Antonelli – questo gesto regalerà tanta gioia e speranza, riscaldando i nostri cuori nel periodo natalizio».
Gli alberi di Natale
Già ai primi di novembre era stato posizionato il primo albero di Natale, sulla rotatoria della Coop, nel bel mezzo del centralissimo incrocio tra viale Duca d’Aosta e via Mameli. Accompagnato dagli alberelli verdi da addobbare fuori dalle vetrine dei negozi, iniziativa del comitato commercianti centro. Senza dimenticare che anche la magnolia della rotonda del Tribunale, appena ricollocata dopo l’abbassamento del terrapieno dell’aiuola di Agesp Energia, verrà illuminata per il Natale. E che in via Milano verrà realizzato il tradizionale albero di Natale. Il Comune ha investito 26mila euro per sostenere l’Ascom nella realizzazione di alberi e addobbi natalizi.
Le luminarie
Niente attrazioni, con la ruota panoramica e la pista su ghiaccio già annullate, ma lo spirito natalizio sarà ben presente con i simboli. A partire dalle luminarie, la cui installazione procede a pieno ritmo ormai da diversi giorni. Con i test di accensione che rimandano subito all’atmosfera natalizia. Sfidando anche le contestazioni di chi, rispetto alla conferma dei 110mila euro di spesa (esattamente come l’anno scorso), avrebbe preferito maggior sobrietà e il dirottamento di almeno una parte delle risorse alle esigenze più stringenti del periodo di emergenza Covid. E in attesa di sapere quali saranno le regole del cenone di quest’anno e quanto durerà il secondo lockdown, i bustocchi si potranno «scaldare il cuore» con i simboli del Natale, almeno visti in fotografia per chi non ha comprovate esigenze per uscire di casa.