Ex Aermacchi, il Pd di Varese risponde alle critiche. «Unica proposta concreta»

ex Aermacchi

VARESE – Un volantinaggio davanti all’ingresso dell’ex Aermacchi e un sondaggio online per coinvolgere i residenti in merito all’intervento di riqualificazione dell’area industriale abbandonata da anni. L’iniziativa del Partito Democratico di Varese si è svolta questa mattina, giovedì 17 giugno. Gli esponenti del Pd hanno anche risposto alle perplessità avanzate dalla politica e dalla società civile in merito alla proposta progettuale che ha ottenuto l’ok della giunta.

L’intervento illustrato alla cittadinanza

La campagna di comunicazione lanciata dai dem ha l’obiettivo di far conoscere ai residenti gli sviluppi futuri per l’ex Aermacchi. La proposta di rigenerazione dell’area, presentata lo scorso autunno da parte di un gruppo di imprenditori, prevede la bonifica di tutto il comparto, che diventerà una zona votata allo sport e al commercio. Ci saranno una palestra, una piscina olimpionica, un supermercato, nuovi parcheggi e aree verdi. «Dopo 30 anni di immobilismo siamo assolutamente convinti che sia necessario e indispensabile partire», ha commentato Angelo Zappoli, componente della segreteria cittadina del Pd. A breve, in base all’accordo sottoscritto tra l’amministrazione comunale e la proprietà, partiranno i lavori di bonifica dell’amianto.

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Suggestioni e critiche

Con l’iniziativa di oggi il Partito Democratico ha voluto ribadire l’importanza di un intervento strategico per l’area, rispondendo anche alle voci contrarie che si sono alzate in questi mesi, sia in ambito politico da parte delle opposizioni e di Varese 2.0 (all’epoca ancora in maggioranza), che da parte di tecnici come gli architetti della Consulta della qualità urbana del Comune. Anche un’associazione culturale come Italia Nostra è intervenuta, chiamando in causa la Soprintendenza. L’edificazione dell’ennesimo supermercato e l’abbattimento degli storici capannoni sono i due punti più contestati. In merito si è espresso il consigliere comunale Alessandro Pepe. «Le critiche non hanno un risvolto concreto, con questo progetto doniamo alla città aree verdi e infrastrutture dedicate allo sport. Al momento altri progetti concreti non ci sono». Un punto sottolineato anche da Angelo Zappoli.

Edifici storici ma non vincolati

Nel materiale informativo distribuito ai cittadini il Pd entra nel merito di alcuni aspetti legati alla riqualificazione dell’area, a partire appunto dalla questione degli edifici storici. «Non esistono edifici attualmente vincolati dalla Soprintendenza – si legge nel volantino – l’area è stata pesantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale. L’hangar più grosso è stato realizzato dopo il 1950, l’unico hangar del 1915 è parzialmente crollato e invaso da vegetazione». Il Partito Democratico insiste sull’importanza di un intervento che rigenera e bonifica l’area, riconnettendo via Crispi e via Sanvito Silvestro. «Siamo convinti che non abbia priorità il conservare fabbricati che fino ad oggi non hanno avuto alcuna attestazione che certifichi il loro valore architettonico e nessuna tutela dal Pgt in vigore».

Un sondaggio in 5 domande

In merito all’intervento per l’ex Aermacchi il Pd ha pubblicato un sondaggio online, in cui pone 5 domande ai cittadini, per capire quanto i residenti siano a conoscenza della situazione. Dalla presenza di amianto alla realizzazione di un’area verde di 17mila quadrati si chiede ai residenti la loro opinione, con una domanda aperta per eventuali suggerimenti. «Vorresti lasciare l’area come è, in attesa di ulteriori valutazioni sugli edifici dismessi e di eventuali nuove proposte?» è una delle domande poste ai varesini.