La giunta ha deciso: la città di Gallarate parte civile contro Caianiello&Co

Gallarate parte civile Caianiello

GALLARATE – La giunta di Andrea Cassani ha deliberato oggi, 16 ottobre, di affidare a un avvocato l’incarico di analizzare i presupposti per la costituzione di parte civile nei procedimenti penali che andranno a instaurarsi nei confronti di tutti coloro che verranno rinviati a giudizio per l’inchiesta Mensa dei poveri. L’ex plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese Nino Caianiello, dunque, ma anche l’ex assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone, l’ex segretario forzista Alberto Bilardo e le altre persone coinvolte nella Tangentopoli gallaratese.

Danno d’immagine

Gioca d’anticipo il Comune di Gallarate per non farsi trovare impreparato ad affrontare a livello giudiziario uno dei peggiori scandali per la città degli ultimi trent’anni. «E’ conforme all’interesse dell’ente recuperare quanto speso indebitamente nonché farsi risarcire il danno d’immagine occorso al Comune», sottolinea non a caso la delibera.

Niente sconti a nessuno

Il provvedimento odierno è il passo successivo alle dichiarazioni rese in aula lo scorso 30 maggio, quando il consiglio comunale votò la revoca della Variante al Pgt targata Petrone, costata 280 mila euro buttati al vento. Già allora Cassani disse che avrebbe presentato il conto a chi è coinvolto nell’inchiesta: «Nè io né chi mi sosterrà farà sconti a nessuno, per i danni d’immagine e non solo».

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