La Lega ha perso a Oggiona. L’ex Colombo: «Sezione da rifondare»

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OGGIONA CON SANTO STEFANO – «La mancanza di presenza sul territorio di questi anni ha aiutato la sconfitta. La segreteria di circoscrizione – o chi per loro – dovrebbe fare le verifiche politiche del caso e partire da zero, rifondando la sezione che era una delle più invidiate in provincia». Parla il leghista Piero Colombo, ex assessore all’Urbanistica a Oggiona con Santo Stefano. Dopo la sconfitta del centrodestra alle Amministrative, che hanno consegnato la fascia tricolore al civico Franco Ghiringhelli, arriva la stoccata di chi, per tutta la campagna elettorale, non ha risparmiato critiche all’amministrazione uscente. Ora raccoglie i risultati, politici, certo, ma che guardando anche alle modalità con cui sono state portate avanti le intenzioni per provare a riconfermarsi. E si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

Gli errori secondo Colombo

Prima del voto, dice, la lista riunita al candidato sindaco Daniele Milani, erede del primo cittadino uscente Stefania Maffioli, «riteneva che, facendo lavori a non finire, la vittoria sarebbe stata sicuramente nelle sue tasche». Un riferimento che va, prima di tutto, «al consiglio comunale convocato a due giorni dalla tornata elettorale, con l’obiettivo di rifinanziare piazza Italia: il giorno successivo, l’azienda appaltatrice ha ripreso i lavori». Come va letta questa mossa? «Probabilmente sapevano di essere perdenti. E hanno tentato il tutto per tutto». Al punto da «comunicare con un volantino che non era una lista politica: difficile da smentire, con la presenza di tre partiti nel simbolo. Forse, in quel momento, qualcuno non aveva gli occhiali». Parte da qui, Colombo: «Perdenti per una politica del mattone, senza tenere in considerazione la persona e le associazioni, ossia il tessuto sociale. Erano consapevoli di aver fatto un’opera zoppa, la piazza a Oggiona. Tanto che, ora, in minoranza, non è presente un rappresentante di questa parte di paese».

I commenti sui risultati personali

Spazio anche ai commenti rivolti ai candidati in lista. E al loro mancato risultato. Come nel caso del consigliere delegato allo Sport, Silvano Brena. Così: «È fuori dai giochi, solo quarto. Questo fa supporre che il suo impegno non sia stato sufficiente per avere il consenso dall’elettorato di Oggiona». E l’ex sindaco Maffioli? «La cosa più sorprendente è che si è presentata come capolista, collocandosi al sesto posto. In aula, l’ultima volta, ha ribadito di avere lavorato bene e fatto tanto. C’è allora da chiedersi come mai gli elettori, nel segreto dell’urna, l’abbiano penalizzata così pesantemente». Anche se un’idea ce l’ha: «Forse i cittadini si sono ricordati che l’amministrazione uscente ha perso per strada parecchie persone di rilievo durante il mandato». E affonda: «Normalmente, il sindaco uscente prende più preferenze. Nel caso specifico gli elettori hanno capito che si possono fare le opere, ma prima occorre seminare socialmente per farle vivere. Probabilmente il lavoro fatto da Maffioli e dall’ex assessore ai Servizi Sociali (Viviana Bollini, ndr) non è stato apprezzato». Sul risultato di Milani, Colombo non ha dubbi: «Una scottatura non indifferente». Già, perché «ha perso in tutte le sezioni, i numeri non mentono: la differenza finale è di 225 voti, non sono pochi. Significa che sia lui, che la lista uscente non hanno lavorato al meglio nei cinque anni passati». A chiudere, «la parte politica». In lista era presente il segretario cittadino della Lega, Cristina Bin, che «forte di una sezione politica alle spalle, è arrivata solo settima. Forse ora è il momento di rifondare la sezione. La sconfitta non è solo delle persone, ma anche politica».

Comincia l’era Ghiringhelli

Sposta poi l’accento sulla vittoria di Obiettivo Comune, guidato da Ghiringhelli. «Il progetto proposto e il modo di porsi in campagna elettorale hanno pagato. E i cittadini hanno creduto in loro», sottolinea. Ora, però, comincia il lavoro: «Devono mettere in atto le parole che hanno speso, solo rispettando il loro pensiero e applicandolo potranno avere di nuovo la fiducia. Le elezioni hanno fatto capire che le opere servono, ma ci vuole un tessuto sociale vivo». Conclude così, Colombo: «I cittadini, con questo voto, chiedono più socialità. Dando fiducia alla lista di Ghiringhelli cercano una condivisione più attenta».

Ribaltone a Oggiona: il nuovo consiglio comunale con la vittoria di Ghiringhelli

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