Somma, Bellaria vuole la tangenziale. Ma l’idea di togliere i caselli stuzzica

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SOMMA LOMBARDO – «La tangenziale a Somma Lombardo – e non solo quella – resta una necessità. Ma l’idea di alleggerire il traffico nei Comuni, sfruttando i tratti autostradali, resta un tema importante». Il sindaco Stefano Bellaria non boccia idee e non pone paletti. Ma cerca le priorità a cui non si può più rinunciare. In questo modo prova mettere un punto al dibattito nato tra il suo assessore all’Urbanistica, Francesco Calò, e il sindaco di Arsago Seprio, Fabio Montagnoli, su come migliorare la viabilità sul Sempione e in centro.

L’antefatto

Per Calò, una soluzione per snellire il traffico sul Sempione e in centro a Somma sarebbe togliere il pedaggio al casello di Besnate, oltre che a Sesto Calende. Al punto che si potrebbe fare a meno della tangenziale, ha detto. Un’ipotesi che non è stata ben accolta dal primo cittadino arsaghese: si è sentito chiamato in causa (non a caso infatti si parla di tangenziale Somma-Arsago) e ha quindi voluto mettere in chiaro che la tangenziale, per lui e il suo paese, resta una necessità. E ora più che mai, in scia alla recente firma al protocollo d’intesa del Masterplan di Malpensa, sembra essere il momento migliore per fare pressioni e ottenere quelle opere infrastrutturali legate alla viabilità che da anni sono richieste dalle amministrazioni locali. Tra cui la tangenziale, appunto.

La tangenziale serve

Tocca a Bellaria, che ora mette in chiaro le priorità: «Confermiamo quanto riportato nel protocollo: è necessario realizzare la tangenziale a Somma, soprattutto il ramo ovest perché intercetta più flussi di traffico. Così come sono importanti tutti gli altri interventi previsti con il Masterplan, il 90% dei quali era già previsto dal Piano d’area del 1999». Anche perché «la attendiamo da anni ed è giusto accelerare adesso. Regione Lombardia dovrà predisporre la delibera di recepimento, siamo convinti che arriveranno anche le prime indicazioni operative sulle infrastrutture che sono di competenza regionale e ministeriale». Come la riqualificazione di via Giusti. Infatti, aggiunge il sindaco sommese, «prima della pandemia era stato predisposto (da Sea e visionato da Anas, con il supporto del Comune e del Parco del Ticino) lo studio di fattibilità tecnica ed economica. Ora è pronto quello definitivo, manca solo qualche piccola modifica. Ed è un progetto che Regione ha già indicato come prioritario».

Il traffico senza casello

L’ipotesi di togliere il pagamento al casello di Besnate non viene però bocciata da Bellaria. Anzi, «è stata un’utile provocazione volta a rimettere in agenda un tema importante come quello dell’utilizzo dei tratti autostradali per alleggerire il traffico dei Comuni». Ecco perché, dice, «sarebbe interessante fare uno studio complementare sui flussi viabilistici, utile a capire come verrà modificato il traffico dopo la tangenziale. Ed eventualmente stabilire se sarà conveniente cambiare il posizionamento o eliminare le barriere autostradali». Un esempio: «Se il tratto fra Busto Arsizio e Legnano non fosse gratuito, gran parte dei mezzi si riverserebbe sul Sempione». Ecco quindi che se la tangenziale resta la priorità, l’idea del casello senza pedaggio – o barriere – stuzzica.

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