MALPENSA – Sarà il terziario avanzato, a forte vocazione aeronautica, a rilanciare Case Nuove, frazione delocalizzata di Somma Lombardo. Nelle aree di Lonate e Ferno abbandonate con l’avvento di Malpensa 2000, invece, ci sarà una riconversione green. Con aree verdi, piste ciclabili e mitigazioni ambientali. E’questa in sintesi la prima bozza di progetto realizzata da Fondazione Lombardia per l’Ambiente (Fla), società incaricata dalla Regione per dare un futuro ai terreni attorno all’aeroporto.
La rinascita delle aree delocalizzate
I rappresentanti dei tre Comuni delocalizzati (Somma, Lonate, Ferno) si sono riuniti nei giorni scorsi in videoconferenza con la Regione per il secondo incontro dedicato alla riprogettazione urbanistica delle aree delocalizzate. L’obiettivo è dare una nuova vocazione alle poche abitazione abbandonate vent’anni fa rimaste ancora in piedi, ma soprattutto ai numerosi terreni oggi tornati disponibili dopo gli abbattimenti.
Investimenti su Case Nuove
Se Lonate e Ferno si sono mostrati interessati a mantenere a verde i terreni delocalizzati, al massimo valorizzandoli con parchi, piste ciclabili o aree dedicate alla pratica sportiva, la vera partita urbanistica si giocherà a Case Nuove. «Per la sua posizione di vicinanza all’aeroporto e per la numerosa offerta ricettiva, riteniamo sia il luogo deputato per accogliere nuovi investimenti che possano portare un miglioramento qualitativo e un rilancio della nostra frazione», spiega l’assessore all’Urbanistica Francesco Calò. Il progetto non soltanto non contempla ulteriori parking aeroportuali, ma anche uno studio viabilistico con lo scopo di spostare al di fuori della frazione il continuo passaggio di auto e navette. Ma, soprattutto, prevede la possibilità di insediamento di attività di terziario avanzato più una serie di servizi collaterali, come per esempio un centro sportivo e una piccola/media distribuzione. A dimostrazione che una sua vocazione Case Nuove l’ha già trovata, il progetto di Fla non dimentica la presenza nella frazione di due realtà virtuose già presenti: il Parco e museo del volo di Volandia (con il suo grande progetto di ampliamento) e la scuola aeronautica. Ora si tratta di imprimere una svolta decisiva in tal senso con la riprogrammazione urbanistica dei terreni tornati vergini dopo il passaggio delle ruspe.
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